21 Novembre 2024 23:47
Prostituzione. Madre e figlio arrestati dai Carabinieri
I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri della Spezia hanno eseguito due provvedimenti cautelari personali
I destinatari hanno avuto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Provvedimenti disposti dal GIP della Spezia a carico di una una donna di 51 anni e del figlio 33enne, entrambi originari del Brasile, domiciliati rispettivamente a Chiavari (GE) e Rapallo (GE).
IL REATO IPOTIZZATO DAL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso con altre due donne (una 77enne ed una 26enne), anch’esse appartenenti al loro medesimo gruppo familiare.
PROSTITUZIONE. DOVE SI SVOLGEVANO LE ATTIVITA’?
PROSTITUZIONE. La signora di anni 51, disoccupata, ha conseguito rilevanti profitti gestendo varie” case di prostituzione”.
I social erano il mezzo con cui reclutavano donne e transessuali, utilizzando appartamenti nella sua disponibilità a Spezia, Genova, Rapallo e Lavagna.
Le indagini dei Carabinieri sono state avviate in seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini, che avevano notato un sospetto andirivieni di uomini e a tutte le ore del giorno, nella casa della Spezia.
L’azione investigativa è stata poi sviluppata attraverso la continua analisi dei siti di annunci erotici ed il costante monitoraggio degli indagati (con servizi di osservazione e pedinamento).
CHI AIUTAVA LA DONNA NELLA SUA ATTIVITA’
Nel corso delle indagini i militari hanno accertato che la donna era aiutata nella gestione complessiva delle illecite attività, dal figlio e dalle altre due parenti.
La disponibilità di un gran numero di appartamenti da parte degli indagati consentiva loro di soddisfare tutte le richieste
La donna era quindi sempre in grado di procurare una stanza e poter garantire lo svolgimento dell’attività di prostituzione.
Tre degli immobili individuati sono risultati di proprietà di due indagate e si ritiene possano rappresentare il reinvestimento dei profitti illeciti dell’attività criminosa.
Gli stessi sono stati sottoposti a sequestro preventivo disposto dall’A.G. spezzina.
Altri due appartamenti sono risultati acquisiti in locazione, da ignari proprietari, proprio per destinarli a “case di prostituzione”.