26 Dicembre 2024 21:28
L’Italia uscirà dal tunnel
L’alternativa c’è e, a quanto pare, ci sono anche le persone, con in testa il Senatore Mattia Crucioli e l’Onorevole Pino Cabras. L’incontro di fine ottobre, appunto della sezione Emilia https://ilquotidianoditalia.it/wp-content/uploads/2021/10/2021.09.30-Alternativa-Emilia.jpg del movimento “L’alternativa c’è” , ha riunito un centinaio di persone motivate a non lasciarsi sopraffare da decisioni governative, a dir poco discutibili, come quelle inerenti il green pass.
Sarebbe perfino troppo facile usare la frase “e da una politica corrotta ”, visto i recenti fatti con protagonisti Salvini e il suo spin doctor, Luca Morisi, Fratelli d’Italia, con Fidanza e i nostalgici finanziatori di partiti.
Ben più grave di quattro politici in cerca di autore è invece la situazione della Giustizia, un organo dello Stato che dovrebbe essere posto a garanzia di tutti i cittadini ma che, a quanto pare, lo è solo per i furbi e i per delinquenti. Dagli interventi è uscita una storia di una magistratura che non fa il suo lavoro e quando lo fa, lo fa male.
Ma andiamo con ordine. Sul green pass è emerso di tutto e di più. Per prima la situazione degli insegnanti costretti, se non vaccinati, a farsi un tampone ogni due giorni, pagandolo di tasca propria. Manca inoltre un adeguato numero di farmacie in grado di somministrarlo a prezzi calmierati, per cui code e prenotazioni infinite.
Quella del vaccino gratis e del tampone a pagamento è un classico atto tipico di governi sostanzialmente iniqui nelle leggi e che approfittano della debolezza contrattuale della controparte. in questo caso insegnanti e anche personale sanitario, per imporle.
Sempre in ambito green pass è stato riferito come i non vaccinati siano vessati dai colleghi vaccinati sui luoghi di lavoro. Una vera apartheid sanitaria, in cui non conta più il colore della pelle, ma quello che hai o non hai nel sangue, cioè il vaccino.
Dilaga poi la preoccupazione per l’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro che andrà in vigore, meglio in “onda” visto l’uso mediatico che se ne fa, il 15 ottobre. Non parliamo poi di studenti e bambini da vaccinare e della terza dose per gli anziani, somministrata con l’influenzale, un compri due e speriamo non paghi nessuno.
Cose risapute, ma con i partecipanti all’incontro decisi a non depositarle nel grande magazzino dell’aria fritta nazionale del “tanto non ci si può fare niente”. Avessero ragionato così i tanti Padri della Patria, più o meno ben riconosciuti, saremmo ancora sotto una qualche dominazione straniera.
La Giustizia! Allucinanti alcuni interventi. Un detto che gira nei tribunali è che per vincere una causa ci vuole un avvocato che la faccia e un giudice che te la faccia vincere. Va bene. Ma in Italia siamo ben oltre. La dea della giustizia, tutti l’avranno vista qualche volta, è raffigurata bendata, a significare l’imparzialità della giustizia che non guarda in faccia a nessuno. Nel caso italiano invece è bendata proprio per non vedere nulla.
Così i nostri magistrati, non tutti si intende, come le tre famose scimmiette, non vedono, non sentono, beh qualche volta fortunatamente parlano, così da far capire il marcio che c’è sotto. Il risultato è che la dea “Iustitia”, come le famose tre Grazie del Botticelli, balla con altri due loschi individui, Archiviazione e Depistaggio, che la tirano da una parte e dall’altra e che la prendono in giro. Ha voglia la Ministra (pessimo il femminile) della Giustizia, Marta Cartabia, a far cessare questa danza macabra.
Ma le donne e gli uomini di “L’alternativa c’è” a quanto pare non hanno più intenzione di subire passivamente le decisioni totalitarie e giuridicamente fuorvianti di uno Stato, quello italiano, che ama definirsi democratico, supportato da una stampa che brilla nel mondo per essere al 41esimo posto come libertà.
Fuoriusciti pentastellati, grillini delusi, può darsi, sinistra “ripentita”, destra alla ricerca di un’identità, centristi senza centro, forse. Sono persone che cercano un’alternativa democratica, forse con nessun colore di appartenenza o di provenienza, ad un regime che, invece, usando i mezzi di comunicazione di massa e i social network in modo anche subdolo contro le minoranze e i dissenzienti, vuol creare disagio, paura e scontro sociale.
Molti hanno sottolineato di non aver mai pensato di dover andare in giro con una tessera, come il green pass, per accedere ai locali pubblici e per poter lavorare. Il primo partito in Italia come numero di tesserati (n,d.r.). Bene. da oggi l’alternativa c’è https://en.wikipedia.org/wiki/L%27Alternativa_c%27%C3%A8. Donne e uomini, gente che vuole sopravvivere, perché in certi casi di pura sopravvivenza si tratta, mettersi in gioco, lottare democraticamente, cambiare le cose. Del resto nessuna dittatura è mai durata per sempre.