22 Novembre 2024 02:06
Giudici (Uritaxi) sul DDL Concorrenza: “La riforma sul trasporto pubblico non di linea c’è. Occorre attuare la normativa invece che destabilizzarla ogni due anni”
4 novembre 2021 – “Il trasporto pubblico non di linea è stato oggetto di riforma appena due anni fa, con l’intento di sanare il fenomeno dell’abusivismo.
Da allora, di quella legge, le uniche cose che mancano sono proprio i tre decreti attuativi necessari a poter combattere in modo efficace l’abusivismo. Quella riforma arriva dopo che nel 2006, 2009, 2011, 2012, e appunto 2019, il settore è stato oggetto di modifiche normative.
Nessun settore economico è stato oggetto di così tante modifiche normative”, dichiara Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi, uno dei sindacati più rappresentativi della categoria dei tassisti.
“Dall’insediamento del nuovo Governo, il nostro settore non è mai stato ricevuto dal ministero delle Infrastrutture, nonostante le ripetute richieste di incontro.
Ci sono solo due costanti in questo lungo periodo di isteria normativa: un’altissima soddisfazione dell’utenza per il servizio taxi, tra l’80 e il 93%, come certificato da ogni indagine indipendente, e l’alta diffusione dei fenomeni abusivi”.
“Chiediamo alle nostre istituzioni, come possano i piccoli imprenditori artigiani di questo settore continuare ad investire in tecnologia come nessun’altro al mondo nel settore taxi”
Esempi? accendere mutui ed ipotecare la propria abitazione, con istituzioni che continuamente cambiano le regole del gioco, lasciano abusivi e multinazionali straniere violare sistematicamente le regole del settore e finanche mirano ad adattare queste ultime alle richieste di quelli?”
Prosegue Giudici. “Dopo tutto ciò, ed un anno e mezzo di sacrifici da parte degli operatori del settore, l’unica cosa che questo Governo dovrebbe degnamente fare
sarebbe dare attuazione ai decreti attuativi e difendere la piccola imprenditoria nazionale che opera nelle regole.
Già il solo tentativo di modificare ancora la normativa, nasconde fini in contrasto con la tutela del servizio pubblico, della legalità e della valorizzazione della cooperazione e dell’impresa artigiana, come sancito dall’articolo 45 della Costituzione, 1° e 2° comma