22 Novembre 2024 02:46
Libia ,Foad Aodi(Co-mai); Saif Gheddafi primo nei vari sondaggi per l’elezione a dicembre ,allora chi ha vinto e chi ha perso in questi 10 anni.
Co-mai; Le diplomazie internazionale devono fare una autocritica per il fallimento in questi 10 anni di disastri in Libia e nei paesi della primavera araba. #LaDemocraziaEsportata non funziona
Saif Al-Islam, il secondogenito di Muammar Gheddafi, ha annunciato la sua candidatura alle presidenziali in Libia. Lo ha reso noto il The Libya Observer su Twitter affermando che Saif Al-Islam Gheddafi, ha presentato ufficialmente per le elezioni del 24 dicembre la candidatura all’ufficio dell’Alta Commissione elettorale nazionale libica di Sabha.
Nei giorni scorsi, l’impegno della comunità internazionale per una Libia sovrana, unita e democratica, e l’appello dei leader per elezioni libere il 24 dicembre, con la minaccia di sanzioni contro chi ostacolerà il processo elettorale. Saif Al-Islam Gheddafi ha presentato i documenti per la sua candidatura alla Commissione elettorale a Sabha, nel sud della Libia.
Saif, il cui nome significa “spada dell’Islam”, è il secondo degli otto figli di Gheddafi e primogenito della sua seconda moglie Safiya.Già nel luglio scorso, nella sua prima intervista con un giornale straniero in un decennio, Saif Al-Islam aveva dichiarato al New York Times che stava organizzando un ritorno politico per candidarsi alla presidenza. Secondo una stima i “geddafiani” sarebbero ancora il 65% dei libici.
“Noi abbiamo commentato dal primo giorno la cosiddetta Primavera Araba in Tv in Italia e nel mondo arabo ribadendo sempre che è importante dare la parola alla volontà popolare e dei giovani di ogni paese senza ingerenze straniere e che ogni popolo ha il diritto di eleggere i suoi leader in modo libero ,democratico e trasparente .Dopo 10 anni si candida il figlio di Gheddafi Saif Al-Islam e come ci riferiscono fonte mediche e giornalisti locali alcuni sondaggi popolari e televisive lo danno al primo posto perché i libici sono delusi dalla mancanza di una stabilizzazione annunciata tante volte senza nessun risultato concreto.
Invece questa promessa di libertà e democrazia esportata è stata sostituita dal numero alto di morti in questi 10 anni, dai disastri ,dalla continua divisione e una guerra civile e sofferenza continua in Libia.
Allora chi ha vinto e chi ha perso in questi 10 anni in Libia e nei paesi della primavera araba ,sicuramente tutti hanno perso ,politica ,diplomazia ,informazione ed i paesi stranieri che hanno voluto dire la loro dirittamente o indirettamente sulla faccenda libica.
Ci auspichiamo che vinca il popolo libica con le prossime elezioni e possa decidere in modo autonomo il loro futuro il loro presidente e parlamento.”