25 Novembre 2024 09:01
La neve ha causato18 incidenti, e anche di questo problema si fanno carico i Carabinieri
Incidenti causati dalla neve ventata, dalla neve fresca, 4 da un manto nevoso umido e bagnato, 3 da strati fragili all’interno del manto nevoso.
Monitoraggio della neve e la valutazione del pericolo valanghe finalizzati ad informare e supportare gli utenti della montagna innevata.
Sevizi pubblici e privati, protezione civile, strutture turistiche e frequentatori delle alte quote chiamati a tenere conto del pericolo per poter valutare il rischio
Si tratta di aree antropizzate e non, hanno a disposizione dati, osservazioni, informazioni e bollettini valanghe prodotti QUOTIDIANAMENTE dalla rete di monitoraggio METEOMONT CARABINIERI
Come funziona
il nuovo sito web meteomont.carabinieri.it e la rinnovata APP METEOMONT, forniscono ricchi di nuovi contenuti, informazioni ed osservazioni pubblicati quotidianamente in tempo reale dalla rete di monitoraggio nazionale.
Info secondo il linguaggio e gli standard europei dell’EAWS – European Avalanche Warning Services (www.avalanches.org) di cui il METEOMONT CARABINIERI è parte integrante.
Numeri notevoli
Numeri: in Europa numerosi incidenti in valanga con 130 vittime, di cui 26 in Italia, dove si sono verificati 39 incidenti che hanno coinvolto 85 persone.
I settori maggiormente interessati sono quelli Alpini: 14 incidenti su quello Occidentale, 12 sull’Arco Alpino Centrale e 9 su quello Orientale, non meno importanti però di quelli verificatisi sui Settori Appenninici che seppur in numero minore, 4 incidenti, mietono comunque vittime.
Tra le cause di instabilità del manto nevoso che possono generare incidenti c’è l’effetto del vento, considerato il principale costruttore di valanghe: la neve trasportata dal vento che non lega con gli strati sottostanti.
Infatti 18 incidenti sono stati causati dalla neve ventata, dalla neve fresca, 4 da un manto nevoso umido e bagnato, 3 da strati fragili all’interno del manto nevoso.
E’ possibile anche ricevere le informazioni tramite il servizio di RSS e QR CODE, i video ed i comunicati pubblicati sul sito e sui i canali social dell’Arma.