22 Novembre 2024 14:53
Brescia. Codacons: sostanze chimiche trovate dai ricercatori di Università degli Studi dell’Insubria
Cronaca Brescia: oltre ottanta nuovi composti derivati dalle trasformazioni chimiche dei policlorobifenili, sostanze chimiche individuate come nocive fin dagli anni ’70, nei circa 70 ettari di area agricola all’interno del Sin Brescia Caffaro.
Trattasi di caso unico al mondo, che è stato scoperto dai ricercatori di Università degli Studi dell’Insubria, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e Università degli Studi di Milano nell’ambito di una ricerca (15 i prodotti scientifici già prodotti) legata alle possibilità di bonifica tramite tecniche biologiche dei suoli agricoli dello storico sito bresciano, caratterizzato dalla presenza gravi sostanze inquinanti.
Da 20 anni circa la società, ormai dismessa, ha riversato tonnellate di sostanze tossiche nell’ambiente.
Nel febbraio di quest’anno la fabbrica è stata posta sotto sequestro da parte dei Carabinieri Forestali.
L’Arpa aveva altresì effettuato rilevamenti da cui erano emerse tracce di mercurio nel territorio attiguo alla fabbrica, con conseguenze nefaste per la fauna (si parla di ingenti quantità di animali morti).
A seguito del procedimento penale scaturito, la Caffaro si era impegnata ad elaborare un piano per la barriera idraulica che dovrà essere approvato dal ministero dell’Ambiente nonchè ad effettuare una sperimentazione per ridurre il cromo VI in cromo III attraverso iniezioni di solfato ferroso.
Date le premesse indicate, il Codacons si costituirá persona offesa all’interno del relativo procedimento penale.