22 Novembre 2024 03:30
Malpensa, esternalizzazione reparto ICT, tentativo di conciliazione per tentare di evitarla
Malpensa, esternalizzazione reparto ICT, un reparto importante su cui si concentrano gli sforzi sindacali
Il 22 c.m. il tentativo di conciliazione, passaggio istituzionale previsto dalla legge, prima dell’esternalizzazione di un reparto fondamentale.
Le posizioni sindacali sono le seguenti, come risultanti dal verbale del 22 stilato alla presenza del Viceprefetto Dr.ssa Laura Galbusera, e delle rappresentanze sindacali, FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, UGL, CUB TRASPORTI, USB LAVORO PRIVATO, FLAI TS , SINDACATO DI BASE ADL.
La parte del datore di lavoro presente: Matteo Bianchi ( Assessore alla Mobilità comune di Milano) e per SEA Mario Ponta.
La FILT CGIL precisa i passaggi formali riferendo che l’esternalizzazione partità da gennaio 2023: è la cosiddetta cessione del ramo d’azienda ex 2112 c.c.( mantenendo il 100% della proprietà in capo a SEA).
IL Cda di SEA ha deliberato l’esubero di 60 su 100; il passaggio successivo sarà in estate, la messa a gara del ramo d’azienda “con cessione completa a un soggetto esterno a SEA”.
le condizioni quale saranno?
le condizioni quale saranno? Cambierà il CCNL di riferimento in senso peggiorativo, rispetto all’attuale del Trasporto Aereo e ci saranno perdite economiche sul salario differito.
La mossa del CDA era stata presa in considerazione dai sindacati confederali che che si erano mosse per evitare questo passaggio: “il comune di Milano, azionista di riferimento, non puo’ sottrarsi lasciando ogni scelta al CDA di SEA, soprattutto alla luce del forte impatto sui lavoratori”.
La preoccupazione e la tensione.
“Il futuro dei lavoratori è fortemente nebuloso”, afferma sempre la FILT CGIL.
La mossa potrebbe essere un pericoloso precedente, una volta si diceva la “politica del carciofo” , dove si intende togliere una parte alla volta…
la FIT CISL interviene
La FIT CISL chiede un ripensamento, la preoccupazione è diffusa anche per il timore che le esternalizzazioni si estendano ad altre attività non strettamente connesse al “core business” aziendale.
Le posizioni degli altri sindacati
UILTRASPORTI evidenzia il “problema del metodo” che ” mette a rischio diversi reparti aziendali”, chiedendo all’Azienda “un passo indietro”.
l’UGL TRASPORTI, convide gli interventi precedenti.
CUB TRASPORTI evidenzia un altro aspetto preoccupante: ” la cessione di ramo d’azienda senza il ricollocamento del personale”.
L’USB Lavoro Privato ricorda che a fronte della crisi del settore “il Governo ha stanziato somme cospicue a risotoro dei danni subiti dall’Azienda, aggiungendo che ci sarà un migliormanento dei conti, ma “non la redistribuzione della ricchezza tra coloro che lavorano in Azienda”.
FLAI TS si associa agli interventi precedenti e “chiede al Comune di Milano di bloccare la decisione adottata” e ricora l’altra partita aperta: “la fuoriuscita di circa 550 persone vicine al pensionamento”.
SEA SPA risponde: la sua posizione
Sea smentisce le tesi sindacali affermando che per quanto riguarda l’Accordo sulla fuoriuscita dei 550, ci sarà comunque l’assunzione di uno sui cinque in pensione; e per ICT che si tratta di un servizio che ” non è specificamente qualificabile come aeroportuale”.
L’Azienda ricorda le difficoltà economiche del periodo e afferma pure che ci sono operatori del settore ” che possono effettuare investimenti tecnologici e in termini di competenze che SEA non puo’ permettersi in quanto deve focalizzarsi sul proprio business aeroportuale”.
SEA precisa che seguirà “il massimo scrupolo professionale” e assicura “massima apertura e dialogo perchè “si individuino le aspettative dei lavoratori”.
La retromarcia non ci sarà, come richiesto dalle OO.SS. ma SEA assicura la ricerca di un punto d’equlibrio e conciliazione.
La procedura di cessione, che sarà ad evidenza pubblica, sarà attivata qualche settimana dopo la cessione del ramo d’azienda.
All’inizio del mese di gennaio ci saranno altri incontri e pertanto i sindacati manterranno lo stato di agitazione per tenere “caldo ” il settore.
La Prefettura prende atto dell’esito negativo del tentativo di conciliazione e ricorda il rispetto della legge 146/90 sullo sciopero.