22 Novembre 2024 10:54
Falsi green pass, arrestato medico a Pistoia; i carabinieri hanno costretto ai domiciliari un medico che operava nelle montagne pistoiesi.
Falsi green pass
Ieri i Carabinieri della Compagnia di Prato e del N.A.S. di Firenze hanno eseguito un’ordinanza di custodia di arresti domiciliari nei confronti di Federico Calvani.
L’arrestato è un Medico di Medicina Generale operante nei territori di Abetone, Cutigliano, Marliana, San Marcello.
L’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Pistoia.
Il medico è accusato di avere certificato, nella sua qualità di pubblico ufficiale, l’avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 di soggetti residenti nelle provincie di Pistoia, Prato, Lucca, Pisa e Firenze.
Inoltre tra le persone che ha certificato c’erano anche due minorenni.
Il GIP ha disposto anche all’esecuzione dell’ordinanza l’esecuzione del sequestro preventivo delle certificazioni appostate sulla piattaforma ufficiale del Sistema sanitario regionale ufficiale, per impedirne l’utilizzo.
L’indagine è nata dalla segnalazione ai Carabinieri di Prato di una madre preoccupata della possibilità che il figlio si potesse ammalare di Covid.
La denuncia di una madre
La donna, infatti, sosteneva che il figlio era stato falsamente vaccinato da un medico di medicina generale.
I Carabinieri del NAS sulla base dei controlli amministrativi effettuati in precedenza avevano già qualche sospetto sulle registrazioni delle vaccinazioni di quel medico.
I dubbi del NAS e il racconto della mamma hanno indotto la Procura di Pistoia di avviare un’indagine sulla vicenda.
I Carabinieri di Prato e il N.A.S. Carabinieri di Firenze, operanti in sinergia, hanno condotto l’indagine.
Gli inquirenti hanno acquisiti gravi indizi sull’inserimento nel sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva (S.I.S.P.C.) della Regione Toscana di dati falsi.
Il medico, su richiesta di alcuni propri assistiti, inseriva falsi dati attestanti vaccinazioni per la prevenzione da Covid-19 mai avvenute.
Lo scopo era quello di ottenere il rilascio delle certificazioni verdi “Green Pass” accedendo alla piattaforma del Ministero della Salute.
Peculato e truffa allo Stato
I militari hanno anche indagato il medico per le ipotesi di peculato (per la presunta dispersione di vaccini, ricevuti dal sistema sanitario ma di fatto non inoculati).
Inoltre anche di truffa al Servizio Sanitario Nazionale (si sarebbe fatto pagare per le false vaccinazioni).
Il medico avrebbe anche omesso atti d’ufficio non avendo prescritto i tamponi ai propri assistiti.
I carabinieri hanno condotto le indagini incrociando dati documentali provenienti da banche dati e da altre fonti riscontrando con dichiarazioni di persone informate sui fatti.
Il medico comunque effettuava le false registrazioni anche perché era convinto dell’inutilità del vaccino anti Covid-19.