22 Novembre 2024 04:03
Medici di base in crisi, la realtà di chi combattere tutti i giorni.
La politica litigiosa e assente, per parecchi anni ha puntato quasi solo e soltanto sul privato per interessi di pochi, tagliando posti letto e disincentivando coloro che avevano intenzione di studiare medicina.
E alla fine i nodi vengono al pettine migliaia di persone da seguire con pochi medici: disastro e stress sia per medici che pazienti.
i medici non ce la fanno più come da lettera seguente in forma integrale.
Pubblichiamo nella speranza che si apra una seria riflessione con interventi immediati visto il perdurare della pandemia.
Aggiungiamo poi la disponibilità dei medici stranieri che finora pur essendo disponibili, non sono stati inseriti tra il personale operativo, come richiesto da più associazioni, in particolare Foad Aodi.
segue il testo della lettera:
In questa breve lettera descriviamo in sintesi quella che e’ la nostra situazione lavorativa da ormai due anni, anche se in realta’ la medicina generale ha visto un progressivo peggioramento sotto tutti gli aspetti da 10 anni a questa parte.I cittadini richiedono sempre piu’ visite e sempre piu’ accertamenti diagnostici, vediamo un livello di ansia in costante aumento.
Noi lavoriamo in una medicina di gruppo, e siamo 4 medici di famiglia e 1 pediatra di libera scelta, con un totale di 7500 assistiti.
Non siamo assolutamente dipendenti statali come tutti pensano, ma siamo liberi professionisti convenzionati.Questo significa che innanzi tutto non abbiamo diritto ne alle ferie ne alla malattia.Se abbiamo un problema di salute siamo obbligati a trovare un sostituto che paghiamo noi (200 euro al giorno), ma purtroppo sostituti non se ne trovano, perche’ questo lavoro non lo vuole piu’ fare nessuno. Questo ci porta ad andare al lavoro spesso in condizioni di salute al limite.Anche nel caso in cui avessimo un figlio piccolo malato non avremmo assolutamente possibilita’ di stare a casa.In questo periodo pandemico, chiunque di noi abbia bambini piccoli sta pregando che questi non si positivizzino al covid, perche’ noi non potremmo assentarci dal lavoro, e paradossalmente non potremmo neppure lasciare un bambino positivo ad una baby sitter.
Il nostro contratto di lavoro prevede una presenza in studio di 20 ore settimanali con una contattabilita’ telefonica dalle 8 alle 10 del mattino.La realta’ e’ che in media trascorriamo 12 ore in studio ogni giorno e rispondiamo al telefono dalle 8 alle 20 tutti i giorni.I pazienti ormai chiamano ad ogni ora purtroppo per motivazioni non urgenti…come richiesta di consigli o richiesta di ricette anche alle 20 di sera.Siamo contattabili sui nostri cellulari, riceviamo centinaia di chiamate ogni giorno, e a questo aggiungiamo sms e mail all’infinito.Non riusciamo mai ad avere una sosta per pranzare e spesso per bere.
A questo aggiungiamo che tutte le spese di studio sono totalmente a carico nostro:personale di studio,affitto,riscaldamento,carta x stampare le ricette,pc,toner,materiale di medicazione…
In questi anni di pandemia abbiamo aumentato il piu’ possibile le ore del personale e i servizi per cercare di accontentare i cittadini, ma non e’ mai sufficiente niente.
Lavoriamo ogni giorno piu’ del doppio delle ore che dovremmo fare, sosteniamo spese sempre piu’ crescenti ma riceviamo ogni giorno pesanti critiche sul nostro lavoro.
Ci sentiamo dire che non facciamo nulla, che siamo una vergogna e spesso insulti pesanti. L’aggressivita’ e’ in costante aumento nonostante tutto quello che stiamo facendo e tutte le rinunce che facciamo.
Ogni giorno ci sentiamo urlare contro per questioni che non dipendono da noi:pazienti che non vengono chiamati per eseguire i tamponi, attestati di fine quarantena che non arrivano, green pass che non vengono sbloccati..oppure tutta la questione sulle lunghe liste di attesa per avere visite specialistiche o appuntamenti per esami diagnostici..
Insomma per tutto cio’ che non va nel sistema sanitario la colpa e’ nostra.
Adesso pero’ siamo arrivati al limite fisico e psichico..e’ sempre piu’ difficile ogni giorno trovare la motivazione e il coraggio di fare questo lavoro e molti di noi pensano ogni giorno a una alternativa lavorativa perche’ cosi non riusciamo piu’ ad andare avanti.
p.s. si ringrazia Mariella Meucci per il suo interessamento