22 Novembre 2024 00:53
I Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) – Nucleo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 persone. Questo sono indagate, a vario titolo, di plurime azioni furtive commesse ai danni del patrimonio culturale.
L’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale felsineo, Dott. Gianluca PETRAGNANI GELOSI.
L’attività si è svolta tra Bologna, Brescia, Napoli, Casandrino (NA), Castrezzato (BS) e Grana (AT), dai Nuclei TPC di Napoli, Monza, Torino, Venezia e dell’Arma territoriale.
Obiettivo è il contrasto dei furti ai danni del patrimonio culturale all’interno di esercizi commerciali di settore, ville nobiliari, musei, luoghi di culto e private abitazioni. Si punta a evitare la commercializzazione illecita dei beni d’arte che sono trafugati anche grazie a rivenditori compiacenti.
Furti di opere d’arte commessi tra il 2017 ed il 2018
Le azioni erano portate a termine tra l’Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Marche dal settembre del 2017 fino alla fine del 2018.
Le investigazioni traggono origine dal furto aggravato denunciato ai Carabinieri dell’arte bolognesi da un locale antiquario. Erano state asportate numerose opere d’arte, tra dipinti (oltre 30) e beni di antiquariato per un valore che superava i 100.000 euro. Beni che l’antiquario teneva custoditi all’interno di un magazzino adibito alla custodia di opere d’arte a San Lazzaro di Savena (BO).
Le perquisizioni hanno portato a sequestrare numerosi beni d’arte ed ecclesiastici di rilevanza storico-artistica, provento dei furti. Le opere erano state ceduti dai componenti del consolidato sodalizio criminale, indagate a loro volta per le ricettazioni dei beni rinvenuti e sequestrati. Tra i 21 dipinti recuperati provenienti dal furto ai danni dell’antiquario bolognese figura: l’olio su rame del XVIII secolo raffigurante “Gesù che scaccia i mercanti dal Tempio”. Un dipinto a olio su tela degli inizi del Settecento di scuola napoletana raffigurante “Ritratto di famiglia”. Infine, il dipinto “Lavandaia” a olio su tela di scuola inglese del XIX secolo.