22 Novembre 2024 20:53
Avena, sequestro di avena non biologica proveniente dall’Europa dell’Est e altri alimentari
6 tonnellate di prodotti alimentari di scarto da precedenti lavorazioni destinato alla rimacinatura per il successivo reimpiego come “pasta secca biologica”.
Per tali ragioni il titolare è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di frode nell’esercizio del commercio e di detenzione per l’utilizzo di alimenti in cattivo stato di conservazione.
I Carabinieri del N.A.S. di Torino nei giorni scorsi hanno eseguito un maxi sequestro di avena presso un mulino della Val Sangone, deferendo in stato di libertà il titolare.
Prodotti tenuti in precarie condizioni igieniche
I militari hanno sottoposto a sequestro quasi 780 tonnellate del suddetto cereale, custodito all’interno di 4 silos e in circa 400 “big bag”, per un valore economico complessivo di circa 4 milioni e 800 mila euro, conservato all’interno di 2 depositi non autorizzati in precarie condizioni igienico-sanitarie per la presenza di sporcizia, ragnatele e numerose lacerazioni dei sacchi contenitori.
In particolare, i militari del N.A.S. hanno contestato al titolare dell’attività l’aver etichettato circa 195 kg. di prodotto come “biologico”, in realtà proveniente dall’Est Europa e di tipo convenzionale, nonché la mancanza delle previste indicazioni relative alla tracciabilità del prodotto.