23 Novembre 2024 01:59
Irpinia, 33 decessi da amianto: 50mila euro di risarcimento ai familiari.
Irpinia, 33 decessi da amianto e dopo decenni, per questa fabbrica killer arrivano delle condanne.
Il pm Roberto Patscot aveva chiesto dieci anni di reclusione.
Due funzionari di Ferrovie dello Stato, Aldo Serio e Giovanni Notarangelo e due ex dirigenti di Isochimica, Vincenzo Izzo, Pasquale De Luca sono stati giudicati colpevoli di disastro ambientale e omicidio colposo plurimo.
La storia
Ben 3.000 carrozze dei treni delle Ferrovie dello Stato italiane vennero portate nella fabbrica Isochimica di Avellino, per rimuovere l’amianto che vi si trovava all’interno.
Isochimica
Isochimica era stata aperta da Graziano agli inizi degli anni ’80, per costruire vagoni per treni, ma è diventata uno dei più grandi giacimenti di amianto d’Europa. La famosa piscina, di cui si sparse la voce nel 1986, era un fosso che serviva a sotterrare quel materiale (AGI)
il rischio di respirare amianto non è remoto: 300 operai lavoravano a mude nonostante i rischi annessi e connessi.
Risultato: il 90% degli operai con problemi e malattie polmonari.
L’amianto veniva seppellito all’interno di fossa nella fabbrica e infatti solo 9 degli operai al lavoro sono riusciti ad arrivare sani alla pensione.
i giudici del tribunale di Avellino, presieduto da Sonia Matarazzo, , decretano la condanna per i funzionari e invece per gli altri 23 imputati decretano l’assoluzione.
Una battuta di Elio Graziano: “La Coca Cola fa più male dell’amianto”.