24 Novembre 2024 04:09
Gratteri come Falcone, due lottatori unici, e pure osteggiati dalla politica
Cosa li unisce?
La determinatezza, il coraggio e le idee, innanzitutto e la caparbietà e l’insistenza, e le polemiche pretestuose degli avversari e dei colleghi
Diceva Falcone:
“Ho tollerato in silenzio in questi ultimi anni in cui mi sono occupato di istruttorie sulla criminalità mafiosa le inevitabili accuse di protagonismo o di scorrettezze nel mio lavoro.
Ritenendo di compiere un servizio utile alla società, ero pago del dovere compiuto e consapevole che si trattava di uno dei tanti inconvenienti connessi alle funzioni affidatemi.
Ero inoltre sicuro che la pubblicità dei relativi dibattimenti avrebbe dimostrato, come in effetti è avvenuto, che le istruttorie cui io ho collaborato erano state condotte nel più assoluto rispetto della legalità.
Gratteri, una delle tante polemiche a cui risponde:
“Sia io, sia i magistrati che lavorano nel mio ufficio – sostiene il Procuratore di Catanzaro – siamo pienamente convinti della bontà delle nostre richieste.
Non è interesse dei magistrati colpire il politico ‘x’ o ‘y’ o lo schieramento “x” o “y”. La magistratura tende all’accertamento della verità. E questo vale per me e per tutta la magistratura”.
Le polemiche e le uscite pubbliche di chi si espone a livello individuale ma anche famigliare, sia dell’uno che dell’altro, come anche per altri esponenti della Magistratura, politica e giornalismo, sono ed erano all’ordine del giorno.
Chi cerca di delegittimare usa oggi come allora, gli stessi argomenti, la volontà di colpire i politici corrotti ( magari si andasse in fondo), alcuni magistrati e uomini dello Stato.
Come se la corruzione non si annidasse nel cuore dello Stato a tutti i livelli:
Falcone parlava di questi connivenze:
” la Mafia vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società.
E simile il pensiero di Gratteri :
“La magistratura è composta prevalentemente da magistrati onesti – sostiene il Procurato – il cui fine è solo quello di fare giustizia.
Certo, c’è chi lo fa meglio, chi peggio, chi è più bravo chi meno, ma questo avviene nella nostra come in tutte le categorie.
Quindi c’è anche una percentuale di disonesti, ma – conclude- non superiore a quella delle altre categorie. Però molto più di altri facciamo pulizia, e lo facciamo in autonomia”.
Libertà e autonomia di pensiero che accomuna entrambi
Gratteri ammette con umiltà: “Non sono il depositario di alcuna verità”, come Falcone quando parlava di Orlando allora intoccabile:
“Orlando ormai ha bisogno della ‘temperatura’ sempre più alta. Sarà costretto a spararla ogni giorno più grossa.
Per ottenere questo risultato, lui e i suoi amici, sono pronti a tutto, anche a passare sui cadaveri dei loro genitori”
La paura, altro pensiero fisso e costante di chi sa che è a rischio
La paura è segno di umanità e realismo, e Falcone lo sapeva: “È tutto teatro. Quando la mafia lo deciderà, mi ammazzerà lo stesso” e ancora:
“L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa.
Gratteri: “Ho paura ma cerco di addomesticarla. Da trent’anni non vado più al cinema”
L’umiltà di Gratteri: “non paragonatemi a Falcone, lui era un gigante”.
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NICOLA GRATTERI E ALTRI SIMILI
E NATURALMENTE IL QUOTIDIANO D’ITALIA