Firenze, uno Firenze, uno spiraglio di luce su un periodo tra i piu’ bui della nostra Repubblica e per fortuna Carabinieri e Procure indagano.

Firenze punto di partenza sulle stragi terroristico eversive del biennio 1993-1994,  condotte dalla Procura della Repubblica di Firenze e il ROS dei Carabinieri di Firenze.

Le novità a Firenze, uno spiraglio di luce

Una donna è la pista lombarda che seguono gli investigatori con ” un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro”

La donna

un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro nei  confronti di una donna che si ipotizza essere coinvolta nell’esecuzione materiale

Aveva,   funzioni di autista dell’auto imbottita di esplosivo, dell’attentato del 27 luglio 1993,  compiuto in via Palestro a Milano in pregiudizio del Padiglione di Arte  Contemporanea

Ed era in concorso con appartenenti a cosa nostra già condannati con  sentenza passata in giudicato

Si segnala che l’atto è compiuto nel corso di indagini preliminari e che l’eventuale responsabilità dell’indagata necessità di un vaglio  giurisdizionale.

I militari della sezione Anticrimine dei Carabinieri del Ros di Firenze, su delega dei due procuratori aggiunti Luca Tescaroli e Luca urco.

Sotto il coordinamento del procuratore capo Giuseppe Creazzo, ieri hanno eseguito un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro in un’abitazione in provincia di Bergamo:

l’indagata è R.B., 57 anni, residente ad Albano Sant’Alessandro.

La donna è accusata di essere “coinvolta nell’esecuzione materiale, con funzioni di autista” della Fiat Uno, imbottita di esplosivo, utilizzata per colpire il Padiglione di Arte Contemporanea “quale alto e irripetibile simbolo del patrimonio nazionale”, come si legge negli

atti della perquisizione.

La donna stando ai Carabinieri del Ros di Firenze, abita in provincia di Bergamo, Albano Sant’Alessandro; le accuse sono di essere “coinvolta nell’esecuzione materiale, come autista” della Fiat Uno, imbottita di esplosivo

“Attorno alle 23.00 del 27 luglio 1993, due vigili urbani transitarono con l’auto di servizio in via Palestro a Milano e furono avvicinati da un gruppo di persone che segnalarono la presenza di un’auto dai cui finestrini usciva del fumo.

Qualche minuto dopo giunsero i vigili del fuoco che notarono la presenza, all’interno del cofano, di un involucro di grosse dimensioni.

Temendo trattarsi di un ordigno esplosivo, ordinarono di evacuare la zona.

Mentre si procedeva all’operazione, il veicolo esplose uccidendo uno dei vigili urbani

E tre vigili del fuoco e uno straniero extracomunitario che dormiva su una panchina dei vicini giardini pubblici.

Almeno dodici persone rimasero ferite. (vittime del terrorismo, www.vittime terrorismo.it)

La strategia stragista proseguì anche a Firenze in via dei Georgofili; le sentenze parlano di “stato di guerra contro l’Italia” con “Cosa Nostra” che spingeva ad allentare gli stringenti vincoli delle leggi sui carcerati e la chiusura di Pianosa e l’Asinara

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