24 Novembre 2024 07:19
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno durante una serie di operazioni hanno trovato un arsenale a disposizione della criminalità
trovato un arsenale a Catania
Nell’ultimo bimestre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno intensificato le attività finalizzate a contrastare le organizzazioni malavitose e hanno trovato un arsenale.
I militari hanno effettuato una serie di operazioni nel territorio urbano con servizi di controllo mirati e perquisizioni.
Lo scopo era la ricerca di armi e droga soprattutto nel quartiere di San Cristoforo.
L’efficace attività info investigativa ha consentito il rinvenimento di esplosivi e di numerose armi da fuoco, comuni e da guerra.
Nella zona più isolata di un’area adibita a parcheggio di un centro commerciale, i militari hanno notato la presenza di alcuni sacchi contenenti rifiuti non organici. Qualcuno li aveva sovrapposti in modo tale da occultare un beauty case al cui interno hanno rinvenuto una pistola Benelli Army calibro nove.
il beauty case
La pistola era sprovvista di matricola e insieme nel beauty case c’erano anche 300 cartucce di vario calibro.
All’interno di un’abitazione di via Bianchi, apparentemente in stato d’abbandono, i militari, dopo aver raggiunto attraverso scale strette il piano superiore, hanno riscontrato la presenza di due borsoni contenenti armi.
Nei borsoni c’erano una pistola Benelli Army calibro nove sprovvista di matricola, due fucili mitragliatori (specificamente un AK 47 Kalashnikov calibro 7,62.
Inoltre c’erano un “MP brasilien” calibro nove munito di silenziatore, un fucile lanciagranate con sei proiettili e 757 cartucce di vario calibro.
I militari hanno trovato anche un passamontagna con un giubbotto antiproiettile e nove ordigni esplosivi.
Per questi ultimi che data la loro estrema pericolosità, hanno richiesto l’intervento specializzato della Squadra Artificieri del Comando Provinciale.
il borsone
I carabinieri hanno proseguito le ricerche e alcuni giorni dopo, nelle adiacenze di un edificio scolastico nel medesimo quartiere hanno rinvenuto un altro borsone. Quest’ultimo contenente un ulteriore mitra AK 47 Kalashnikov, un fucile a pompa, una pistola a tamburo calibro 38 con matricola abrasa.
Il borsone conteneva anche 68 cartucce di vario calibro, un puntatore laser e, anche in questo caso, tre ordigni esplosivi di tipo artigianale.
gli arresti
Durante queste attività sul territorio hanno anche arrestato un catanese 43enne ritenuto gravemente indiziato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
I militari lo hanno bloccato nei pressi della propria abitazione di via Campisano e lo hanno trovato in possesso di quasi 400 grammi di cocaina in pietra e di 2800 euro.
I carabinieri hanno anche arrestato un 36enne di Catania perché destinatario di un ordine di espiazione di pena detentiva emesso dalla Procura Generale.
Quest’ultimo in particolare potrebbe essere un affiliato di spicco del gruppo mafioso dei “Nizza” e già precedentemente sottrattosi all’esecuzione del provvedimento.
L’arrestato, che doveva scontare la pena di circa 11 mesi, è stato localizzato e bloccato in un’abitazione in via Cave di Villarà.
La perquisizione dell’uomo ha consentito di rinvenire e sequestrare una pistola Beretta calibro 7,65 carica e con matricola abrasa.
L’uomo deteneva anche circa 230 grammi di marijuana e circa 11.000 euro.
Gli arrestati sono stati successivamente tradotti nelle carceri catanesi di Piazza Lanza e di Bicocca.
attività dell’ultimo bimestre
Nell’ultimo bimestre, in sintesi, Carabinieri del Reparto Operativo di Catania hanno svolto un’efficace azione di contrasto.
L’attività svolta ha consentito di sottrarre alla criminalità organizzata armi, ordigni artigianali e munizionamento vario, riconducibili al gruppo mafioso “Nizza” della famiglia di Cosa Nostra etnea Santapaola Ercolano.
I carabinieri hanno sequestrato in totale:
- n. nove, tra pistole, fucili mitragliatori e un fucile lanciagranate, efficienti e in ottimo stato di conservazione.
- n. 12 ordigni artigianali improvvisati (tra flash bang e cd. “pipe bomb”), contenenti esplosivo/bulloni e atti ad offendere;
- n. 837 fra proiettili e cartucce vari calibri e marchi.
Le armi sono state versate al R.I.S. di Messina per lo svolgimento degli accertamenti tecnici tesi a verificarne l’eventuale utilizzo in episodi delittuosi.