22 Novembre 2024 20:42
Parlamento Europeo, l’intervento dell’On. Tovaglieri: ” soprattutto in questa fase di emergenza, più pragmatismo”.
“L’aggressione all’Ucraina ha trasformato il tema dell’energia in una crisi economica che colpisce duramente famiglie e imprese.
I cittadini assistono impotenti ad aumenti di prezzi che rischiano di portare a una nuova recessione. In questa fase affrontare il ruolo delle reti energetiche transeuropee (TEN-E) è strategico per tutti noi:
per questo abbiamo chiesto nelle negoziazioni di esaminare un tema così cruciale in un’ottica di neutralità tecnologica.
Nessuno nega il progresso, la ricerca o le ambizioni per la decarbonizzazione, ma per far fronte alla crisi attuale avremmo preferito un approccio meno ideologico.
Si prosegue a marginalizzare il ruolo delle reti di trasporto del gas naturale, essenziale per la sicurezza energetica del continente e soprattutto per abbattere le emissioni,
Finché non ci saranno soluzioni alternative.
Limitarsi oggi a elettricità o idrogeno senza considerare il ruolo di altre fonti significa illudersi, senza dare quelle risposte immediate che cittadini e imprese chiedono a gran voce.
Se la sfida di questo mandato è l’autonomia strategica, non possiamo permetterci di scartare soluzioni disponibili solo per ragioni ideologiche;
come abbiamo ribadito spesso per altri dossier del Green deal, chiediamo, soprattutto in questa fase di emergenza, più pragmatismo”.
Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria.
La lista dei progetti-Ministero dello Sviluppo Economico
La Commissione europea ha adottato il 31 ottobre 2019 la IV la lista dei PCI con l’obiettivo di integrare i mercati europei dell’energia e diversificare le fonti.
I progetti sono 149 rispetto ai 173 del 2017 (III Lista), ai 195 del 2015 (II Lista) e ai 250 indicati nel 2013 (I Lista).
I progetti beneficeranno di procedure di autorizzazione accelerate e migliori condizioni normative
e potranno essere ammessi a fruire di un sostegno finanziario. I progetti approvati sono così distribuiti:
• 100 trasmissione elettrica e stoccaggio di elettricità
• 6 le reti intelligenti
• 32 per il gas
• 6 per il petrolio
• 5 progetti transfrontalieri per reti di trasporto del biossido di carbonio
Decarbonizzazione, di cosa si tratta?
Circa due terzi delle emissioni di anidride carbonica e metano derivano dall’utilizzo di energia prodotta da carbone, gas e petrolio.
Cosa fare?
L’Unione Europea ha vagliato 2 ipotesi strategiche:
- Ricorrere a fonti fossili con un ridotto contenuto di carbonio
- Implementare le fonti rinnovabili in sostituzione di quelle fossili
Dopo dibattiti e analisi scientifiche e chimiche, ci si è orientati verso la seconda strada che vede come attori principali l’energia solare, quella eolica, le biomasse ecc.
Le direttive a tal proposito
So diverse le direttive internazionali ed europee a ridurre le proprie emissioni di CO2, al fine di contenere il cambiamento climatico entro livelli accettabili.
[1] Ciò è avvenuto in particolare dopo la conferenza sul Clima delle Nazioni Unite COP21, nel novembre 2015, che ha generato l’accordo di Parigi,
A Parigi tutti gli stati membri si sono impegnati a ridurre le proprie emissioni di CO2.
I dati a supporto dell’origine energetica
In generale nel periodo 2008-2016, le emissioni di origine energetica rappresentano mediamente l’82% delle emissioni totali
Il quadro italiano, raffronto con gli altri paesi dell’Europa.
l’industria italiana
il consumo di energia finale e le emissioni di gas serra per unità di valore aggiunto, collocano l’Italia tra i paesi con i valori tra i più bassi dei 28 Stati Europei
Il terziario
Nel terziario si registra un’emissione per unità di valore aggiunto pari a 23 tCO2eq/M€ contro le 19 tCO2eq/M€ della media EU28 (ISPRA ).
Come monitoriamo?
Il monitoraggio avviene tramite l’ICAT (Initiative on Climate Action Transparency),
L’obiettivo green
L’obiettivo green importante: ridurre del 33% entro il 2030 le emissioni inquinanti rispetto ai livelli del 2005
Il peso del PMI vedi link seguente:
Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna), (https://cnait-11c61.kxcdn.com/wp-content/uploads/2021/05/Non-senza-le-PMI-20052021.pdf)
il 60% della CO2 emessa dal settore manifatturiero e delle costruzioni è riconducibile alle PMI.
Per questo una PMI su due ha puntato sull’energia verde e l’86% ha eseguito almeno un intervento dedicato all’efficientamento energetico.
Cosa si fa a livello europeo, è partito il patto che segue:
Il Green Deal, un patto che coinvolge tutti gli stati membri UE e che si è dato due traguardi principali.
- ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030
- raggiungere la carbon neutrality entro il 2050