Agitazione e manifestazione di una figura professionale creata da Lega e Cinquestelle e ora abbandonata dal Governo

Quanto guadagnano

Ognuno di loro guadagna 27.339 euro lordi l’anno, ovvero quasi 2.300 euro lordi al mese, più 300 euro lordi al mese di rimborso per le trasferte.

Decisamente più di un operaio con esperienza di oltre trent’anni.

Quando è nata la figura del Navigator

La nuova figura professionale è nata dal Governo targato Lega e Movimento Cinque Stelle aveva stanziato ben 500 milioni di euro.

I sindacati che dicono:

“Ci sarà una manifestazione, perché i navigator non possono pagare per un provvedimento che non funzionava.

Anzi, è il momento di investire nei centri per l’impiego, che in Italia hanno gente precaria e pochi occupati.

In Germania sono 120mila dipendenti, in Francia 80mila, in Italia poco più di 12mila” ad affermarlo è Maurizio Landini, segretario generale della Cgil.

Le reazioni

“E’ assurdo che lo Stato possa disperdere queste professionalità dopo quasi tre anni di esperienza sul campo

– dice Daniele Carra, delegato regionale di ‘Anna’ –

in cui sono state investite importanti risorse per selezionare e formare centinaia di navigator

E ancora: “quando si proclama che il settore delle politiche attive del lavoro richiede competenza e professionalità in grado di gestire i fondi previsti per il programma garanzia di occupabilità dei lavori.

In Sicilia siamo stati in affiancamento, e in alcuni casi in sostituzione, di alcuni servizi cercando di avvicinare gli utenti alle imprese, attraverso il potenziamento dell’offerta dei servizi”. (ANSA).

E’ comprensibile che dei lavoratori chiedano di essere pagati, ma servivano davvero ed ora chi li difende?

Le forze politiche che li hanno voluti allora, oggi non rispondono!

Il Governo cambia idea

 il governo sta accumulando forti ritardi – prevedono (art. 21) invece nuovi incentivi e un ruolo di maggiore mediazione per le agenzie private del lavoro.

Ricordiamo che Di Maio nel 2018 aveva promesso un concorso per assumerne 10 mila, l’Agenzia nazionale delle politiche per il lavoro (Anpal) parlava di 6 mila.

Nel concorso del 2019 cosa è successo?

6 mila sono stati ritenuti idonei, mentre gli assunti sono stati poco meno di 3 mila. 

La colpa di chi è ?

 «La scarsa capacità di cooperazione mostrata dagli attori istituzionali coinvolti sono state tra le principali difficoltà con cui navigator hanno dovuto e continuano a scontrarsi».

Questo è quanto  si legge nella relazione di Anna.

I compiti assegnati dall’ANPAL:

 il navigator è chiamato a «fornire ai beneficiari supporto operativo e motivazionale» (iii) e «organizzare laboratori di ricerca attiva del lavoro e a scegliere strumenti e metodologie» (iv);

a ciò si aggiunge il compito di assistere i Cpi nella definizione del “Programma di ricerca intensiva” proprio dell’Assegno di Ricollocazione» (v).

Da ultimo, ma non certo per rilevanza, i navigator dovranno cercare e selezionare le opportunità più adatte per ogni singolo beneficiario (vi),

E anche fornire consulenza ai referenti aziendali su possibili soluzioni contrattuali, incentivi e agevolazioni (vii), monitorare l’andamento del rapporto lavorativo e la soddisfazione di beneficiari e aziende (viii).

Compiti gravosi addossati a una figura non preparata e supportata adeguatamente, come trapela da ANPAL

Pare legittimo sollevare qualche dubbio – come già fatto in altre occasioni –

sulla possibilità che una sola persona possa adempiere efficacemente a così tante e variegate mansioni (dall’elenco di cui sopra ne emergerebbero otto).

Quanti professionisti esistono in grado di intrecciare attitudini psicologiche-motivazionali per supportare persone in stato di bisogno,

e competenze economico-aziendali per interagire con le imprese e fondamentali giuridici per inquadrare i rapporti contrattuali e la stessa architettura del Rdc?

Ove tali professionalità esistessero, può ragionevolmente credersi che sarebbero disposte a introdursi nel circuito dei Centri per l’impiego italiani per poco più di mille euro mensili e un contratto a tempo determinato?

ANPAL aveva previsto un piano di formazione di 200 ore: secondo il metodo del training on the job

Il tutto con l’assistenza di formatori sul campo e online.

Obiettivi da raggiungere previsti da ANPAL

I navigator – «in affiancamento agli operatori dei Cpi o in attività diretta» – dovranno accogliere e prendere in carico almeno 150 beneficiari;

avere almeno un contatto ogni 15 giorni con i beneficiari e un incontro personale ogni tre mesi;

proporre a ciascun beneficiario almeno un’offerta di lavoro congrua e/o un’offerta formativa; incontrare e contattare almeno 150 imprese.

Si capisce che l’impresa era ed è veramente al di sopra di loro e non bastano le ore di formazione, ci vorrebbero fior di lauree nell’ambito lavorativo, e strumenti che non ci sono.

In conclusione a nostro modesto avviso, prima di trovare un lavoro ad altri occorrerebbe avere formazione, esperienza e professionalità tale da potersi spendere nel mercato del lavoro.

In Italia vige ancora, la regola della raccomandazione politica e il resto purtroppo serve a poco, se non per pochissime figure tecniche oppure di elite, parliamo di professioni del futuro.

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