I siciliani amano la Sicilia?

Sicilia, allarme disoccupazione e povertà

La Sicilia è la regione Europea con il più basso tasso di occupazione

Sicilia regione con più disoccupati. Arriva l’esternazione del capogruppo della Lega /Prima l’Italia a Palermo Igor Gelarda

Su 47 paesi in Europa e centinaia di regioni il triste primato tocca proprio all’isola più grande del Mediterraneo

quella che probabilmente ha le potenzialità maggiori e che non sa minimamente  sfruttarle- dichiara il capogruppo della Lega /Prima l’Italia a Palermo Igor Gelarda.

In Sicilia il tasso di occupazione è del 41,1%, a fronte di un tasso medio Ue del 68,4% e di un tasso medio italiano del 58,2%.

In Sicilia siamo riusciti a fare peggio anche di Campania, Calabria e Puglia. E della Guyana francese, una regione francese che però si trova in sud America.

Sicilia regione con più disoccupati. Guardando i tassi di disoccupazione nel 2021 circa 4 giovani su 10 in Sicilia erano senza lavoro.

Mi sembra un dato tragico che si sposa perfettamente con l’altissimo tasso di emigrazione dei giovani siciliani, tasso di emigrazione ormai molto più alto anche dell’Albania.

Insomma, in percentuale ci sono più siciliani che emigrano dalla Sicilia che Albanesi dalla loro Patria- continua Gelarda. Per l’occupazione delle donne la situazione è ancora peggiore.

Nelle regioni del Sud Italia risultano occupate meno di una donna su tre (il 32,9%).

A questo disastro in Sicilia non si arriva di punto in bianco, ci vogliono anni e anni di malgoverno.

Ecco perché molti politici siciliani, specie quelli di lungo corso e che hanno gestito il potere in questi ultimi anni, dovrebbero passare il primo maggio a riflettere sui disastri che hanno combinato nella nostra isola.

E a come fare per invertire questa tendenza che rischia di desertificare la Sicilia” Conclude Gelarda

La riflessione di Gelarda è amara, soprattutto alla luce della “ricchezza ” potenziale e reale della Sicilia:

Secondo l’UNESCO, la lista dei beni riconosciuti a livello mondiale, è considerevole e unica.

Proclamato a Bonn nel 2015, il bene UNESCO comprende:  Palazzo Reale, Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, chiesa della Martorana, San Cataldo, la Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, la cattedrale (Palermo) e il duomo di Cefalù e di Monreale.

Di seguito la documentazione ufficiale:
Annex_Buffer zone

Buffer_Cefal+¦

Buffer_Monreale

buffer_palermo_1

buffer_palermo_2

Piano di Gestione PA-ARAB

Altre ricchezze?

l’isola è ricca di spezie e piante aromaticheoriganomentarosmarinobasilico vengono utilizzati largamente. Il terreno fertile produce arance e limoni in grande quantità.

 Mandorleficodindiapistacchio e olive sono altri simboli culinari nei quali l’isola eccelle.

Gran parte della cucina dell’isola si basa sull’uso di verdure fresche come melanzane, peperoni e pomodori e pesce come tonno, orata, branzino, seppie e pesce spada.

Alcuni dei cibi più noti sono la cassata siciliana, gli iris, il cannolo siciliano, la granita e le arancine. (wikipedia)

In conclusione, perchè la Sicilia si trova alle prese con una crisi di tale proporzioni nonostante il turismo, la cultura, le tante risorse?

Rapporto sull’economia siciliana nel biennio 2021/22

La risposta dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao:

l’economia dell’isola “è caratterizzata da una minore flessione ed una più lenta ripresa, anche a causa dell’irrisolto divario economico-territoriale e dagli effetti dell’insularità”

Per il 2022 la Regione stima una crescita del cinque per cento, per il 2023 di quasi il tre per cento e nel 2024 del due per cento

Da considerare i soldi che la Sicilia gira al Governo: “ad 800 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, rispetto al miliardo di euro imposto sino al 2021”

E dal Governo 100 milioni di euro annui versati da Roma “per la compensazione degli svantaggi strutturali derivanti dalla condizione di insularità”.

Ma al di là di questi dati importanti ci vorrebbero volumi e volumi di malaffare, mafia e clientelismo non solo siciliano naturalmente, che continuano a frenare la crescita.

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