Trentino: ORSA KJ2. L’OIPA: «ATTENDIAMO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA, MA LA NOSTRA BATTAGLIA CONTINUA»

Comparotto: «La questione della serena convivenza dei grandi carnivori con cittadini e turisti

in Trentino come ovunque, va affrontata approntando strumenti di prevenzione e una corretta informazione a escursionisti e residenti»

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) è ferma nelle sue posizioni in Trentino

 L’oipa sarà parte civile al processo riguardante l’uccisione dell’orsa KJ2, prende atto della sentenza di primo grado

E annuncia che continuerà la sua battaglia per garantire la tutela e convivenza degli orsi con la popolazione in Trentino.

il presidente dell’OipaMassimo Comparotto

«Attendiamo il deposito delle motivazioni della sentenza e come parte civile valuteremo l’eventuale sussistenza di presupposti per proseguire con la nostra azione»

che continua: . «L’orso è animale tutelato a livello europeo e continuiamo a sostenere che la questione della serena convivenza dei grandi carnivori con cittadini e turisti,

in Trentino come ovunque, va affrontata approntando strumenti di prevenzione e una corretta informazione a escursionisti e residenti».

La LAV pronta alla battaglia

La sentenza non ci sorprende – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici –

in aula si è sempre respirato un clima di velato ostracismo nei confronti delle tesi esposte dalla LAV

Nell’udienza di settembre scorso il Giudice ha impedito al nostro avvocato Massimiliano Canè, di porre alcune contestazioni

Contestazioni circa le dichiarazioni rilasciate da un teste della difesa che sembravano mettere in dubbio la ricostruzione di una delle due persone aggredite dall’orsa.”

E aggiunge ancora:  Non c’è stato alcun interesse ad approfondire, ad indagare se il comportamento dell’orsa accompagnata dai suoi cuccioli

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