La ASST stacca la corrente, ora il bar riapre a Busto

Corrente. La vicenda del bar presso l’ospedale di Busto Arsizio, dopo le decisione della ASST Valle Olona

La storia della vicenda, taglio della corrente.

La Asst ci ha staccalo le corrente, abbiamo dovuto chiudere ma non per nostra volontà”.

La società Effecinque cooperativa sociale ( che ha come scopo l’inserimento nel mondo del lavoro di personale svantaggiato)

La società è quella che nel  2019 ha rilevato il bar ammodernandolo e investendoci soldi e esperienza sul piede dl guerra.

L’ASST Valle olona l’8 aprile ha bloccato l’erogazione dell’energia elettrica

Perchè? perché la società presieduta da Guido Volpi ha pagato il canone di locazione di marzo con 6 giorni di ritardo

Trascurando il fatto che due anni di covid hanno penalizzato tutti gli esercizi, per questo è Invalsa un minimo di elasticità nell’esazione di affitti e imposte

Taglio della corrente. Per l’Asst si tratta di un inadempimento grave che comporta la risoluzione del contratto.

Per cui pochi giorni dopo ha inviato una comunicazione a F5, firmata dal direttore del dipartimento amministrativo Livia Puricelli, che invitava allo sgombero entro l’11 aprile.

Tempestivamente l’avvocato Lara Paladino è intervenuta, facendo notare che le modalità contrattuali devono passare dal vaglio del giudice civile

Ma la controparte ha risposto che essendo ente pubblico ( ASST Valle Olona ) ha ampio spazio di manovra.

Cosi, dalla sera alla mattina. i quattro’ dipendenti si sono ritrovati a casa senza lavoro per la diatriba sulla corrente.

E, le derrate si sono deteriorate e gli operatori sanitari non hanno più il loro punto di ristoro.

Ma la procedura non è questa, è il tribunale che deve esprimersi sulle cause di risoluzione, quindi stiamo lavorando sul fronte penale»

L’ annuncio di Paladino, tramite la quale nei giorni scorsi F5 ha sporto denuncia contro Asst per esercizio arbitrario delle proprie ragioni con profili di violenza privata.

Come si è conclusa la vicenda?

L’Asst ha perso il ricorso contro la cooperativa

“L’oggetto della concessione non è costituito da pubblico servizio.. bensì da un servizio collaterale.

Nella sostanza il bar riapre con la soddisfazione di utenti e dipendenti, una volta ogni tanto la giustizia trionfa sulla burocrazia e il buon senso ha la meglio.

Altro che sgombero, come era stato richiesto.

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