23 Novembre 2024 06:09
Bimba uccisa, DEL POZZO Elena di quasi cinque anni, fermata la madre PATTI Martina per omicidio premeditato
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Aveva fatto scalpore e girava su tutti i media e i social, il “rapimento” della bimba da parte di tre uomini armati e incappucciati.
“Angelo mio, angelo mio..“. Con una mano sulla bara, il nonno paterno, Giovanni Del Pozzo, ha ‘accompagnato’ la salma della nipotina.
Chi sta indagando, omicidio premeditato
Indaga la Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia dopo indagini delicate e serrate e i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania
Le accuse, omicidio premeditato
PATTI Martina, nata a Catania il 16 gennaio 1998 è ritenuta responsabile dei delitti di omicidio premeditato pluriaggravato della figlia DEL POZZO Elena di quasi cinque.
Altro reato sui cui si indaga: la soppressione del cadavere sotterrandolo, commessi il 13 giugno u.s., in Mascalucia.
L’allarme sociale per la denuncia
Gli inquirenti contestano la responsabilità personale a seguito della denuncia presentata dalla medesima PATTI.
La denuncia avvenuta nel decorso pomeriggio presso la Tenenza di Mascalucia, allorquando, ha suscitato un gravissimo allarme sociale.
Aspetto non indifferente tra i diversi addebiti, il tutto per allontanare sospetti da lei e depistare le indagini.
Il movente che potrebbe avere spinto la donna a commettere l’omicidio?
“La gelosia nei confronti dell’attuale compagna dell’ex convivente, non tollerando che alla stessa vi si affezionasse anche la propria figlia.
La donna parlava e veniva segnalato il sequestro della sua bimba, Elena, ad opera gruppo di uomini incappucciati che, verso le 15:00 circa.
Gli uomini avrebbero bloccato la sua auto in via Piave e minacciata mediante una pistola/una mazza, l’avrebbe rapita, preannunciando la morte.
La messinscena dipinta spingeva gli investigatori verso l’ex compagno, DEL POZZO Alessandro, 24enne con precedenti in materia di spaccio.
I carabinieri riportano che la donna addossava il fatto all’ex
“per non aver ascoltato precedenti messaggi minatori fattigli recapitare presso la propria abitazione”
Il motivo? ” in ragione del tentativo posto in essere di individuare il reale complice di una rapina ai danni di una gioielleria di Catania”;
e aggiungono “al posto del quale venne arrestato il 15 ottobre 2020 e successivamente assolto nel settembre 2021 per non aver commesso il fatto.”
Le menzogne, secondo gli inquirenti, che non trovano riscontro alle parole, visionando le telecamere della zona:
“assenza di gruppi “armati” in via Piave nelle fasce orarie indicate e nonostante una strenua difesa ad oltranza della propria versione da parte della PATTI.”
Il quadro famigliare che emerge:
“Un triste quadro familiare costituito da due ex conviventi e aggiungono:
a prescindere dalla gestione apparentemente serena della figlia Elena avevano allacciato nuovi legami e non apparivano rispettosi l’un l’altro.“
False informazioni fornite, altro reato
Contestato il reato di false informazioni al pubblico ministero, a fronte delle continue sollecitazioni da parte degli inquirenti.
Il movente quale potrebbe essere?
La gelosia nei confronti dell’attuale compagna dell’ex convivente, non tollerando che alla stessa vi si affezionasse anche la propria figlia.
Il racconto della donna e la confessione
La PATTI, messa alle strette, ha dapprima indicato ai militari il luogo presso cui rinvenire il corpicino della figlia (sotterrato in un campo vicino alla via Euclide di Mascalucia)
E quindi, sentita presso il Comando Provinciale dei Carabinieri alla presenza di Magistrati di questa Procura, ha confessato l’orrendo crimine.
Lo strumento di morte
La mamma avrebbe usato un coltello da cucina e dei sacchi neri per nascondere il corpo nella terra.
Il corpicino della bambina, all’esito dell’ispezione medico legale, ha evidenziato molteplici ferite da armi da punta e taglio alla regione cervicale e intrascapolare.
La presunta omicida sarà associata presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.
Il nonno paterno: “Chi è stato deve pagare”
“Non credevamo possibile una cosa del genere. Un rapimento era impensabile. Non si poteva immaginare quello che è successo.
ll sindaco: “Sono sconvolto”
“Sono sconvolto. Appresa la notizia sono scoppiato in un pianto a dirotto.