28 Dicembre 2024 08:34
Il bulletto di San Pietroburgo non paga i debiti e la Russia per la prima volta dal 1918 è insolvente sul debito estero.
Il bulletto di San Pietroburgo non paga i debiti
Il periodo di grazia sui circa 100 milioni di dollari di obbligazioni non pagate è scaduto e il bulletto di San Pietroburgo ha portato il suo paese all’insolvenza.
L’ANSA ha pubblicato la notizia riprendendo quanto riportato da Bloomberg.
Le obbligazioni sono state bloccate in seguito alle sanzioni adottate a causa dell’invasione dell’Ucraina.
La dichiarazione di insolvenza resta comunque simbolica perché la Russia è già un Paese economicamente, finanziariamente e politicamente emarginato.
Inoltre il fallimento non deriverebbe dalla mancanza di denaro da parte del debitore, ma alla chiusura dei canali di trasferimento da parte dei creditori.
Infatti l’Europa continua imperterrita a riempire la Russia di enormi quantità di denaro fresco in cambio di sempre meno prodotti energetici a prezzi che si gonfiano a dismisura.
La Russia aveva già sfiorato l’insolvenza nei primi mesi dell’anno, ma ne era uscita modificando i metodi di pagamento.
Poi però, nel mese di maggio, è intervenuto il Tesoro americano non rinnovando la licenza che esentava gli investitori americani dalle sanzioni.
Quindi per i russi è diventato impossibile rispettare i pagamenti nelle valute contrattualizzate al momento dell’emissione.
NB
l’articolo non rappresenta la linea editoriale ma una libera interpretazione dello scrivente