22 Novembre 2024 01:27
In provincia di Pesaro Urbino continuano serrati i controlli a tutela di fiumi e torrenti alla scoperta dei furti d’acqua.
I furti d’acqua
I carabinieri forestali nell’ambito dell’operazione “Fiume sicuro 2022” continuano il monitoraggio del territorio provinciale alla scoperta dei furti d’acqua.
La crisi idrica delle ultime settimane ha reso necessario incrementare i controlli svolti dall’Arma dei Carabinieri, specialità Forestale, nell’ambito della polizia idraulica.
Il Comando Carabinieri Tutela Forestale, come negli anni passati, ha avviato dal mese di marzo una importante operazione di tutela di fiumi, torrenti e sorgenti.
I controlli sono finalizzati a garantire anche il deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua per preservare le riserve idriche e salvaguardare gli ecosistemi fluviali e ripariali.
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Pesaro, nella giornata del 4 luglio hanno rinvenuto nel “fosso delle serre” (immissario del torrente Apsa adduttore del fiume Foglia), una pompa a motore endotermico.
La pompa
La pompa era posizionata al bordo di un piccolo invaso di raccolta posto nell’alveo di scorrimento del fosso.
L’acqua pubblica veniva sottratta abusivamente con una apposita tubazione e veniva utilizzata per l’irrigazione di campi agricoli privati.
L’attingimento di acqua pubblica è subordinato all’acquisizione di specifica concessione.
I privati possono prelevare l’acqua solamente dopo il pagamento di un tributo e rispettando specifiche prescrizioni.
In questo caso, invece, il proprietario della motopompa non possedeva alcuna autorizzazione riceverà una sanzione amministrativa che potrebbe arrivare fino a 4.000 euro.
Durante il controllo, inoltre, i militari hanno rilevato altri illeciti in materia di gestione dei rifiuti, di polizia veterinaria e di custodia degli animali domestici.
In questa stagione, a causa della prolungata siccità che ha ridotto la portata dei corsi d’acqua, gli attingimenti abusivi possono determinare gravissimi danni agli habitat fluviali e lacustri.
La secca di un piccolo torrente determina un inesorabile perdita di biodiversità con la scomparsa di molte specie animali e vegetali tipiche del nostro territorio.