27 Dicembre 2024 01:29
Suicidio. Palermo, uomo di 91 anni si sarebbe suicidato buttandosi dall’Ospedale Civico di Cristina
Palermo. Tragedia in ospedale, i sanitari non hanno potuto fare nulla per salvarlo, dopo il gesto fatale dal secondo piano.
Sono diversi i casi di suicidio negli ospedali, in tutta Italia
all’ospedale Perrino di Brindisi dove una 33enne è morta dopo essere precipitata dal decimo piano.
La vittima sembra essersi recentemente sottoposta ad una consulenza neurologica
Suicidio. Come confermano dall’Asl di Brindisi, l’intervento è “tecnicamente riuscito
” la permanenza in terapia intensiva, si è nuovamente ripresentato un ascesso cerebrale.
Sul caso indaga la Polizia dopo una denuncia dei familiari della vittima.” (ANSA).
In questi casi Ministero della Salute ha provato ha fornire informazioni sulla prevenzione:
Il suicidio in ospedale rappresenta un evento sentinella rilevante.. è necessario che negli ospedali vengano adottati strumenti e misure idonee di prevenzione.
Suicidio. I punti evidenziati dalla raccomandazione del Ministero:
adozione di strategie efficaci per la riduzione dell’evento suicidio in ospedale agendo su:
1) strumenti di valutazione del paziente;
2) profili assistenziali per i pazienti che hanno una reazione suicidiaria o
tentano il suicidio che prevedano la continuità della cura anche dopo la
dimissione;
3) processi organizzativi;
4) formazione degli operatori;
5) idoneità ambientale e strutturale.
Gli esempi fatti dalla raccomandazione danno particolari indicazioni sulle aree ospedaliere maggiormente esposte:
Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), le Unità Operative di Oncologia, Ostetricia e Ginecologia e il Dipartimento di emergenza.
Suicidio. Bisogna cercare di approfondire le cause che hanno portato o possono portare a tali eventi tragici:
sindromi cerebrali organiche, patologia psichiatrica (depressione, disturbo bipolare, schizofrenia ed
altri disturbi psicotici
e altri disturbi:
disordini di personalità con comportamento aggressivo o narcisistico o falsa autosufficienza, personalità borderline o antisociale
oppure disturbo della condotta e disturbo oppositivo in età evolutiva), abuso/dipendenza:
alcol, stupefacenti e/o psicofarmaci, da gioco), eventuali diagnosi multiple, ansia, attacchi di panico, insonnia, patologia terminale.
Il Quotidiano della Sanità ha lanciato un allarme: in 5 anni 166 suicidi in ospedale.
Un aspetto da tenere in seria considerazione è la responsabilità della struttura per violazione degli obblighi di vigilanza.
Obblighi e responsabilità non da poco, secondo l’avvocato Elena Bassan:
Secondo parte attrice, anche in relazione alla possibile verificazione di un evento suicidario, sulla struttura grava nei confronti del paziente una responsabilità contrattuale
tale per cui ricorrerebbe una responsabilità della struttura sanitaria ogni qualvolta quest’ultima
non avesse adottato tutte le cautele adeguate alle condizioni psico-fisiche del paziente che, nel caso in commento, erano tali da far presagire l’evento.