27 Novembre 2024 06:30
L’Euro-Mediterranean Monitor denuncia un forte declino delle libertà sotto il dominio degli Houthi in Yemen
L’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha invitato il gruppo Houthi a rilasciare immediatamente e senza condizioni quattro attivisti dello Yemen. Tre di loro sono video blogger, che sono stati arbitrariamente detenuti dalla fine di dicembre con l’accusa di libertà di opinione e di espressione.
L’Osservatorio Euro-Med ha diffuso un comunicato stampa in Yemen. Ha dichiarato di aver seguito con grande preoccupazione l’inizio del processo contro i quattro attivisti da parte del Tribunale Penale Specializzato di Primo Grado di Sana’a. I tre video blogger, Mustafa al-Mamouri, Ahmed Allaw e Ahmed Hajar, sono stati accusati di “aver diffuso voci e propaganda false e dannose con l’intento di disturbare la pubblica sicurezza”.
Il quarto attivista, Hammoud Al-Misbahi, è stato accusato di aver aiutato l’attivista Al-Momari a commettere reati in Yemen. “Coordinando i contenuti dei video prima di pubblicarli nella sua qualità di regista e segretario che gestisce tutto il suo lavoro”.
Secondo il follow-up dell’Euro-Med Monitor, i servizi di sicurezza del gruppo Houthi hanno arrestato l’attivista Hajar in Yemen. A causa di un videoclip da lui pubblicato sul suo canale YouTube, in cui accusava il governo (non riconosciuto a livello internazionale) di corruzione, che è gestito dal gruppo Houthi. L’attivista Al-Moumori è stato arrestato per motivi analoghi. L’attivista Allaw è stato arrestato dopo aver espresso solidarietà ai suoi colleghi.
Anas Al-Jarjawi, responsabile delle operazioni presso l’Euro-Med Monitor, ha dichiarato:
“È vergognoso detenere video blogger e ritrarli come criminali incatenati sul banco degli imputati solo per aver criticato l’autorità de facto degli Houthi. Questa situazione riflette il livello delle libertà raggiunto sotto il dominio del gruppo Houthi”.
L’Osservatorio Euro-Med ha avvertito della gravità delle accuse affrontate dai video blogger in Yemen. La condanna potrebbe raggiungere la pena di morte ai sensi della legge “Crimini e sanzioni”, precedentemente invocata dai tribunali gestiti dal gruppo Houthi.