24 Novembre 2024 08:29
Falò di Sant’Antonio: il falò appartiene all’usanza dei riti silvestri pagani, che attraverso il rituale di purificazione e di consacrazione
Si festeggia l’arrivo della primavera
Da dove arriva questa tradizione? ricordano la devozione popolare che con essi invocava la benedizione sui campi, sul bestiame e sul futuro raccolto.
Perchè il falò?
Il falò è un simbolo: si ‘brucia’ l´inverno e si invoca la nascita di una nuova primavera.
Sant´Antonio Abate essendo padrone del fuoco, è stato considerato guaritore dell´ herpes zoster (chiamato ‘fuoco di Sant´Antonio’).
Le ceneri dei ‘falò di Sant´Antonio’, venivano raccolte e chiuse in sacchetti tenuti nelle tasche degli abiti: servivano come amuleti per tenere lontano le malattie e le persone portatrici di guai.
Nella cultura popolare, Sant´Antonio Abate viene raffigurato con accanto un porcellino.
Infatti i contadini, per distinguerlo da Sant´Antonio da Padova, lo chiamavano ‘Sant´Antoni del purscell’;
spesso era rappresentato con lingue di fuoco ai piedi e aveva in mano un bastone alla cui estremità era appeso un campanellino;
sull´abito spiccava il “tau” (croce egiziana a forma di “T”), simbolo della vita e della vittoria contro le epidemie.
Altre credenze e tradizioni
Il Santo veniva invocato anche per scongiurare gli incendi, e non a caso il suo nome è legato ad una forma di herpes (herpes zoter) nota appunto come “fuoco di Sant’Antonio” o ” fuoco sacro “.
Inoltre è ancora viva la tradizione che Sant’Antonio Abate sia il protettore delle ragazze da marito, che infatti nei paesi dovevano toccare la statua del santo per assicurarsi la sua protezione e sposarsi.