Yemen profughi

Registrato la più grande calo del numero di sfollati dall’inizio dell’anno

Nel periodo dal 29 gennaio al 4 febbraio, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha registrato lo sfollamento di 66 famiglie in Yemen.

Durante la scorsa settimana, il numero di sfollati interni dello Yemen ha registrato il calo maggiore dall’inizio di quest’anno 2023. Si tratta di un calo di oltre il 140% rispetto alla settimana precedente.

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha fornito, in un rapporto, la situazione dei profughi in Yemen. Nel periodo dal 29 gennaio al 4 febbraio, si registra lo sfollamento di sole 66 famiglie. Sono composte da 396 individui che sono stati sfollati almeno una volta. Rappresenta la più grande diminuzione settimanale del numero di sfollati dall’inizio del 2023. Nelle prime quattro settimane di quest’anno hanno registrato lo sfollamento di 353 famiglie.

Anche i dati riportati dal Displacement Tracking Matrix (DTM), hanno registrato un calo del 142% rispetto alla settimana precedente in Yemen. Nel periodo tra il 22 e il 28 gennaio, sono state sfollate 160 famiglie per un totale di 960 individui.

Il rapporto indica che il solo governatorato di Marib ha accolto circa il 67% del totale delle famiglie sfollate durante la scorsa settimana. La restante percentuale è stata distribuita tra i governatorati di Hodeidah e Shabwa dello Yemen. La maggior parte dei casi di sfollamento proveniva dai governatorati di Hodeidah, Taiz e da un certo numero di distretti di Marib.

Nel periodo dal 1° gennaio al 4 febbraio sono state registrate 1.068 famiglie, comprese 6.408 persone, che sono state sfollate almeno una volta.

Le violazioni ai posti di blocco tra il 2014 e il 2021 hanno provocato la morte di 721 persone in Yemen. Si conta anche il ferimento di altre 1.231 persone e 3.658 casi di rapimento, sparizione e tortura.

Un’organizzazione internazionale per i diritti umani dello Yemen lo ha rivelato. Denuncia che più di 13.000 episodi di violazioni contro i civili si sono verificati ai nuovi checkpoint e posti di blocco sulle strade nello Yemen. La stragrande maggioranza dei quali sono stati commessi dalla milizia Houthi, nel periodo da febbraio 2014 a dicembre 2021.

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