22 Novembre 2024 03:47
Gli aerei senza pilota prodotti in Iran sbarcano in Nord Africa
I droni sono le nuove armi da guerra, che stanno reinventando le tattiche militari e la struttura delle forze armate. Sono una minaccia in molti teatri, specialmente in Medio Oriente.
Ora, i droni iraniani vengono schierati in Nord Africa, rappresentando una minaccia diretta per il Marocco.
I diplomatici marocchini stanno attivamente sollevando la questione con i governi occidentali. L’Iran, dicono, in collusione con l’Algeria, sta fornendo i ribelli del Fronte Polisario di questi velivoli. I separatisti sono impegnati in attacchi di guerriglia contro il Marocco.
Mentre il mondo era concentrato sul suo programma nucleare, l’Iran si è trasformato in un potente fornitore di droni militari per gli insorti di tutto il mondo. In particolare, ovviamente, alla Russia per l’uso in Ucraina, ma anche ai suoi alleati in tutto il Medio Oriente.
L’esperienza dell’Iran con i droni risale alla guerra che Iran e Iraq hanno combattuto tra il 1980 e il 1988. A quei tempi, i droni erano a vista, semplicistici e utili solo per la sorveglianza.
Da allora, l’Iran ha costruito generazioni di droni, grandi e piccoli, ma sempre più sofisticati. Sono stati aiutati dai droni statunitensi catturati, che hanno riprogettato, incorporando la tecnologia più recente.
Motori e componenti sono stati spesso contrabbandati in Iran dall’Occidente. Ad esempio, i motori in grado di alimentare i droni sono stati contrabbandati in Iran dichiarandoli per moto d’acqua o motoslitte. Questo è stato il caso del motore Rotax di costruzione austriaca fino a quando il sotterfugio non è stato scoperto.
L’esercito iraniano afferma che il suo complesso industriale di difesa può fabbricare internamente i motori e tutte le parti dei suoi droni. In un modo o nell’altro, l’Iran ora fornisce una gamma di droni con grandi tempi di permanenza in volo e lunghe distanze di consegna.
Ilan Berman, vicepresidente senior dell’American Foreign Policy mi ha detto che l’Iran è giunto alla conclusione che la sua forza non sta nella competizione forza contro forza ma nell’aiutare i conflitti asimmetrici.
Il Marocco ha ragione ad essere preoccupato per la sua nuova vulnerabilità. I droni, anche se potrebbero non vincere una guerra, possono infliggere gravi danni a vari obiettivi, dai centri turistici alle installazioni militari, alle reti elettriche vitali e alle centrali elettriche.
I droni sono leggeri, economici e facilmente trasportabili e nascosti. L’odierna generazione di droni iraniani può trasportare notevoli carichi balistici, bighellonare fino a 24 ore e inviare materiale vitale su infrastrutture critiche.
Il Marocco ha ragione ad essere preoccupato, ma lo è anche il mondo. I droni sono un’infezione letale, che si diffonde rapidamente.