22 Novembre 2024 16:35
Il ministero yemenita per i diritti umani ha espresso il suo stupore per il continuo silenzio e la debolezza degli sforzi degli inviati ONU e USA sul dossier dell’assedio della città di Taiz
Il governo legittimo dello Yemen è intervenuto sul problema dell’assedio di Taiz da parte dei ribelli Houthi. Ha affermato che il continuo silenzio della comunità internazionale riguardo all’assedio, ai crimini e alle violazioni delle milizie Houthi contro i civili nella città di Taiz “non è più accettabile”.
Lo afferma un comunicato diffuso dal ministero yemenita per i diritti umani. Diffuso in concomitanza con il superamento dei 3.000 giorni di assedio imposto dalle milizie Houthi a Taiz.
Ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, all’inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite allo Yemen, di assumersi le proprie responsabilità. Nei confronti di questa città in modo da contribuire a denunciare i crimini e le violazioni della milizia Houthi contro la città e la popolazione civile.
Ha sottolineato la necessità di ricordare alla libera coscienza globale e agli organismi internazionali interessati ai diritti umani la sofferenza umana vissuta da decine di migliaia di famiglie. In particolare bambini e donne della città di Taiz. Questo a seguito delle violazioni sistematiche commesse dalla milizia Houthi contro i civili in questa città. Inclusi bombardamenti, gli attacchi dei cecchini e attacchi deliberati di ogni tipo.
“L’ingiusto assedio imposto dai miliziani alla città dal luglio 2015 ad oggi ha causato gravi e gravi danni, economici, sociali e umani. Questo a livello individuale e collettivo per le famiglie e le istituzioni. Ha direttamente e indirettamente danneggiato le economie delle famiglie, delle istituzioni e del settore commerciale, industriale e agricolo”.
La dichiarazione ha confermato che la milizia Houthi insiste nel continuare la politica della fame e nel commettere violazioni di massa. Questo contro la popolazione civile nella città di Taiz continuando a chiudere i principali porti e strade da e per la città”.
Ha sottolineato l’intransigenza della milizia Houthi e la sua intenzione di causare gravi danni e dolore travolgente ai civili. Questo continuando l’assedio della città. Ha parlato anche del suo rifiuto di tutte le iniziative locali, appelli e accordi internazionali che richiedono la revoca del assedio.