22 Novembre 2024 06:02
Sant’Antimo: 27 rapine ai commercianti nelle province di Napoli e Caserta. Carabinieri eseguono misura a carico di 4 persone
Operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.
indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ha dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare personale.
Sono quattro soggetti di Sant’Antimo, tutti tra i 20 e 30 anni, noti alle forze dell’ordine.
E gravemente indiziati per i reati di rapina continuata ed in concorso, ricettazione e detenzione illegale di armi.
I Carabinieri hanno condotto le indagini, con l’utilizzo di intercettazioni e pedinamenti ed attraverso una puntuale analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza.
L’operazione ha permesso di raccogliere plurimi elementi indiziari a carico degli indagati in ordine alla commissione di ben 27 rapine, consumate e tentate.
Rapine ai danni di altrettanti esercizi commerciali della provincia Nord di Napoli e di quella di Caserta.
In particolare, i prevenuti, sempre con il medesimo modus operandi, a bordo di un’auto risultata rubata, armati di pistole e fucili a canne mozze.
Gli indagati avrebbero, nei primi mesi del 2023, colpito supermercati, farmacie, distributori, bar, ristoranti e tabaccherie nei comuni di:
Giugliano in Campania, Sant’Antimo, Casandrino, Grumo Nevano, Frattamaggiore, Aversa, Sant’Arpino, Casaluce e Teverola.
Arrivando a commettere anche 11 colpi nella stessa sera, recuperando migliaia di euro di refurtiva.
Gli indizi raccolti nel corso delle fasi investigative sono stati avvalorati dal G.I.P. che ha disposto il carcere per tre e gli arresti domiciliari per uno degli indagati.
I quattro sono accusati di aver commesso 27 rapine a supermercati, farmacie, distributori, bar, ristoranti e tabaccherie nei comuni di:
Giugliano in Campania, Sant’Antimo, Casandrino, Grumo Nevano, Frattamaggiore, Aversa, Sant’Arpino, Casaluce e Teverola.
Le rapine sono state commesse sempre con lo stesso modus operandi:
i quattro a bordo di un’auto rubata, armati di pistole e fucili a canne mozze, entravano nei negozi e facevano irruzione.
E minacciando i dipendenti e i clienti con le armi e facendosi consegnare il denaro.
In alcuni casi, i rapinatori sono arrivati a commettere anche 11 colpi nella stessa sera, recuperando migliaia di euro di refurtiva.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di raccogliere plurimi elementi indiziari a carico degli indagati, tra cui:
intercettazioni telefoniche, pedinamenti e analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza.
Il G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord ha disposto il carcere per tre degli indagati e gli arresti domiciliari per uno.