Nuoro

Padre di quattro fratellini indigeni sopravvissuti a un incidente aereo in Colombia arrestato per abusi su minori

Manuel Ranoque, padre e patrigno dei quattro fratellini indigeni sopravvissuti a un incidente aereo in

Colombia e ritrovati a giugno dopo 40 giorni trascorsi nella giungla amazzonica, è stato arrestato con l’accusa di abusi su minori.

Ranoque è il padre dei due bambini più piccoli sopravvissuti alla sciagura aerea: Tien Noriel, di 4 anni, e Cristin Noriman, di appena un anno (compiuto proprio mentre si trovava nella selva).

Mentre è patrigno degli altri due: Lesly, di 13 anni, e Soleiny, di 9. La madre dei quattro, Magdalena Mucutuy, è morta nello schianto del velivolo.

La storia della famiglia Ranoque-Mucutuy, appartenente all’etnia indigena Huitoto, sembrava di quelle dal finale felice. Ranoque, un leader della comunità di Puerto Sabalo, aveva fatto strada ai militari delle forze speciali nella foresta battuta fino al lieto epilogo, quando le speranze di ritrovare i piccoli ancora vivi sembravano ormai perse.

Le immagini dei quattro fratellini avvolti nelle coperte termiche, con l’aria spaesata e i corpi denutriti, hanno fatto il giro del mondo e incantato la comunità internazionale.

Nessuno avrebbe sospettato che, dietro all’apparente serenità familiare, si celasse un simile dramma. I nonni dei bambini, Narciso Mucutuy e Fatima Valencia, hanno denunciato che Ranoque:

avrebbe tentato di violentare la figliastra Lesly e, in diverse occasioni, avrebbe maltrattato pure la moglie Magdalena.

Secondo indiscrezioni di stampa, due settimane fa i bambini hanno rilasciato dichiarazioni che hanno portato all’arresto di Ranoque.

L‘Istituto colombiano per il benessere familiare (Icbf), che li ha in custodia, dopo i racconti dei bambini, avrebbe proibito all’uomo di avvicinarsi e di avere contatti con loro.

L’Icbf ha anche assicurato che i bambini godono di buona salute e che sta collaborando con la procura generale, nella speranza che continui a essere tutelata l’integrità dei quattro minori.

L’arresto di Ranoque ha sconvolto la comunità indigena di Puerto Sabalo, che ora è in lutto per la perdita della madre dei quattro bambini e per la detenzione del padre.

La notizia ha anche fatto il giro del mondo, suscitando reazioni di sdegno e condanna.

La vicenda dei quattro fratellini indigeni è una tragica testimonianza delle violenze che possono essere subite dai minori.

Anche all’interno delle proprie famiglie. È importante che i bambini siano protetti da questi abusi e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia.

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