Putin non perdona, Yevgeny Prigozhin era sul jet abbattuto

Putin non perdona. Esattamente due mesi dopo la ‘marcia della giustizia’ su Mosca dei miliziani della Wagner, potrebbe essere arrivata all’epilogo la sfida di Yevgeny Prigozhin al Cremlino.

Uno dei suoi jet privati è precipitato – “abbattuto”, secondo un canale Telegram a lui vicino – mentre era in volo da Mosca a San Pietroburgo.

E nella lista dei passeggeri c’era anche il suo nome, secondo quanto reso noto dall’Agenzia federale russa per il trasporto aereo.

Ma il quadro appare ancora molto confuso e c’è chi parla di un secondo aereo, sempre di Prigozhin, in volo nella regione negli stessi momenti che sarebbe poi atterrato senza danni in un aeroporto vicino Mosca.

La prima reazione a livello internazionale è venuta dalla Casa Bianca, secondo la quale la morte di Prigozhin “non sarebbe una sorpresa per nessuno”.

Mentre secondo Kiev si tratta di “un segnale di Vladimir Putin alle élite russe: la slealtà significa la morte”.

Yevgeny Prigozhin (nato il 1 giugno 1961) è un imprenditore russo, noto per essere il fondatore della società di catering Concord Catering e del Gruppo Wagner, un’organizzazione paramilitare privata.

È stato anche sanzionato dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea per la sua presunta partecipazione all’interferenza nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016.

Prigozhin è nato a Leningrado, in Russia, nel 1961. Ha iniziato la sua carriera come cuoco e ha successivamente aperto una serie di ristoranti di successo.

Nel 2000, ha fondato Concord Catering, una società di catering che fornisce cibo per eventi governativi e militari.

Nel 2014, Prigozhin ha fondato il Gruppo Wagner, un’organizzazione paramilitare privata che ha operato in una serie di conflitti in Africa e Medio Oriente.

Il Gruppo Wagner è stato accusato di gravi violazioni dei diritti umani, tra cui omicidi, torture e stupri.

Notizia confermata dal governatore della parte della regione ucraina di Zaporizhzhia controllata dai russi, Vladimir Rogov, che ha fatto sapere di aver parlato con esponenti della Wagner (ANSA)

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