In Duomo il Rito della Nivola apre il Triduo del Santo Chiodo.

Il Rito della Nivola in Duomo.

Il Triduo del Santo Chiodo in Duomo sarà aperto dall’Arcivescovo, che sabato 16 settembre alle 15 presiederà i vespri e il rito della Nivola (diretta streaming sul nostro sito e canale YouTube)

Il programma.

Il Triduo proseguirà sabato alle ore 17.30 con la Messa Vigiliare.

Domenica 17 settembre con le celebrazioni eucaristiche alle 7, 8, 9.30, 11 (Capitolare, preceduta alle 10.25 dalle Lodi), 12.30 e 17.30, con i Vespri e la processione con il Santo Chiodo alle 16.30.

Lunedì 18 settembre con le celebrazioni eucaristiche alle 7, 8, 11 e 17.30 (capitolare con Vespri, Rito della Nivola e riposizione del Santo Chiodo).

Il Santo Chiodo è conservato nell’attuale Duomo dal 20 marzo 1461, quando fu solennemente traslato dall’antica basilica di Santa Tecla.

La devozione venne incentivata soprattutto da San Carlo, che inaugurò il suggestivo rito della Nivola e introdusse la processione con la reliquia della Passione del Signore,

fissata al 3 maggio (festa del Ritrovamento della Santa Croce secondo l’antico calendario liturgico).

Con il nuovo ordinamento liturgico questa festa è stata soppressa.

Quindi il Triduo è stato collocato nei tre giorni (sabato, domenica e lunedì) più vicini al 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Santa Croce.

La Nivola, nome dal dialetto milanese.

All’inizio dei Vespri del sabato, con la Nivola (nome derivato dal dialetto milanese,

con cui si designa una sorta di “ascensore”, a forma di nuvola e decorato con tele dipinte, statue di angeli e drappeggi, risalente nella sua forma attuale al 1624).

Viene prelevata la teca contenente la reliquia, che viene mostrata ai fedeli inserita in una grande croce di legno dorato.

La Processione.

La processione, che ai tempi di San Carlo dal Duomo giungeva fino alla chiesa di San Sepolcro, oggi si tiene esclusivamente in Cattedrale, al termine dei Vespri della domenica.

Infine, la sera del lunedì, con una nuova “ascensione”, il Santo Chiodo viene ricollocato nel suo tabernacolo.

Fonte: www.chiesadimilano.it

 

 

 

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