Ets una sigla che dovremmo cominciare a conoscere, penalizzerà Gioia Tauro e Cagliari e Taranto.

Assieme a  a Valencia in Spagna, Sines in Portogallo, Marsaxlokk a Malta e il porto del Pireo, in Grecia.

E favorirà Port Said, in Egitto, e il porto di Tangeri in Marocco.

La legge prevede una diversa tassazione se i porti non sono in Europa, questo è il punto incredibile dei geni che l’hanno ideato..

Se la rotta delle navi d’Oriente si fermeranno in uno dei porti europei come Gioia Tauro, saranno soggetti ad una tassazione maggiorata del 50%, nulla fuori Europa.

La tassa entrerà in vigore dal primo gennaio del 2024.

Dovrà essere pagata dalle compagnie di navigazione per tutte le navi con più di 5.000 tonnellate di stazza lorda

Porto di Gioia Tauro: il primo in Italia per traffico merci

Il porto di Gioia Tauro è il primo porto italiano per traffico merci, con un volume di 27,5 milioni di tonnellate nel 2022. È anche il decimo porto più grande d’Europa.

Il porto di Gioia Tauro si trova nella regione Calabria, in Italia. È situato in una posizione strategica, vicino alla rotta che collega l’Europa con l’Africa e l’Asia.

Il porto è un importante centro di trasbordo per le merci che viaggiano tra le diverse regioni del mondo.

È utilizzato per il trasporto di una vasta gamma di merci, tra cui auto, prodotti alimentari, prodotti chimici e materiali da costruzione.

Il porto di Gioia Tauro ha un impatto significativo sull’economia della Calabria e dell’Italia. Il porto crea migliaia di posti di lavoro e contribuisce a generare miliardi di euro di valore aggiunto.

Ecco alcuni dati sull’economia del porto di Gioia Tauro:

  • Il porto genera un valore aggiunto di 3,5 miliardi di euro all’anno.
  • Il porto crea 15.000 posti di lavoro diretti e indiretti.
  • Il porto contribuisce a generare 100 milioni di euro di tasse all’anno.

Il porto di Gioia Tauro è un’importante risorsa per l’Italia e la Calabria. Il porto è destinato a continuare a crescere e ad avere un impatto positivo sull’economia del paese.

ETS: Come Funziona il Sistema di Scambio delle Quote di Emissione
Introduzione

L’ETS, acronimo di Emissions Trading System, rappresenta un meccanismo cruciale nel mondo della gestione delle emissioni di gas serra.

Questo sistema consente alle aziende di scambiare quote di emissione, promuovendo la riduzione delle emissioni e la sostenibilità ambientale.

Cos’è l’ETS?

L’ETS, o sistema di scambio delle quote di emissione, è un sistema progettato per affrontare il problema delle emissioni di gas serra.

Funziona attribuendo quote di emissione a determinate aziende o settori industriali.

Queste quote rappresentano la quantità massima di emissioni consentite a ciascun soggetto. L’obiettivo è quello di ridurre progressivamente le emissioni, incoraggiando le aziende a adottare pratiche più sostenibili.

Come Funziona l’ETS?
  1. Assegnazione delle Quote: Inizialmente, il governo assegna un numero specifico di quote di emissione alle aziende. Queste quote rappresentano il permesso di emettere una certa quantità di gas serra.
  2. Scambio delle Quote: Le aziende hanno la possibilità di scambiare queste quote tra loro. Se un’azienda emette meno di quanto le sia consentito, può vendere le quote in eccesso ad altre aziende che superano i loro limiti di emissione.
  3. Penalità e Premi: Le aziende che superano le quote di emissione assegnate devono pagare delle multe, mentre quelle che rimangono al di sotto dei limiti possono guadagnare vendendo le quote in eccesso. Questo crea un incentivo per ridurre le emissioni.

Vantaggi dell’ETS

  • Riduzione delle Emissioni: L’ETS favorisce la riduzione delle emissioni di gas serra, contribuendo agli sforzi globali per contrastare il cambiamento climatico.
  • Efficienza Economica: Il sistema di scambio delle quote promuove l’efficienza economica, incoraggiando le aziende a adottare soluzioni a basso impatto ambientale.
  • Innovazione: Per rimanere competitive, le aziende sono spinte a investire in tecnologie e pratiche più sostenibili.
Criticità dell’ETS
  • Manipolazione del Mercato: In alcuni casi, l’ETS può essere soggetto a manipolazioni di mercato che potrebbero influenzare i prezzi delle quote di emissione.
  • Equità: C’è un dibattito sull’equità del sistema, poiché le aziende più grandi potrebbero avere un vantaggio rispetto a quelle più piccole.
Conclusioni

L’ETS, o sistema di scambio delle quote di emissione, è uno strumento cruciale per affrontare il problema delle emissioni di gas serra.

Attraverso l’allocazione di quote e il trading delle stesse, le aziende sono incentivare a ridurre le loro emissioni, promuovendo la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico.

Tuttavia, è essenziale affrontare le sfide e garantire che il sistema sia equo ed efficace nel lungo termine.

Condividi sui social