21 Novembre 2024 21:17
Cambiamento climatico in Cina. Pechino impone limite di auto: traffico in calo e aria più pulita
A partire dal 1° gennaio 2023, la città di Pechino ha imposto un limite al numero di auto che possono circolare e essere immatricolate.
Il nuovo sistema, chiamato “Plate Lottery”, prevede che i residenti che desiderano acquistare un’auto debbano partecipare ad un’estrazione a sorte.
Il limite è stato introdotto per cercare di ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico, che sono due dei principali problemi di Pechino.
Secondo i dati ufficiali, il traffico nella città ha raggiunto un picco di 10 milioni di veicoli al giorno nel 2022, mentre l’inquinamento atmosferico ha raggiunto livelli pericolosi per la salute.
I primi dati raccolti dal nuovo sistema sembrano confermare che i suoi obiettivi stanno iniziando ad essere raggiunti.
Il traffico nella città è diminuito del 15% nei primi mesi del 2023, mentre l’indice di qualità dell’aria è migliorato del 10%.
Il sistema “Plate Lottery, lotteria per comprare l’auto
E’ stato accolto con favore da molti residenti di Pechino, che hanno visto nel nuovo sistema una soluzione efficace per i problemi di traffico e inquinamento.
La “Plate Lottery” è un sistema di estrazione a sorte introdotto dalla città di Pechino nel 2023 per limitare il numero di auto che possono circolare e essere immatricolate.
Il sistema funziona in questo modo:
i residenti di Pechino che desiderano acquistare un’auto devono registrarsi per partecipare all’estrazione.
Il numero di immatricolazioni disponibili viene determinato in base al numero di abitanti della città e al numero di auto già immatricolate.
Le estrazioni si svolgono ogni due mesi e le vincitrici ricevono una targa per la loro nuova auto.
Le targhe sono di colore verde per le auto elettriche e ibride e di colore giallo per le auto a benzina o diesel.
A noi potrebbe sembrare un’idea curiosa, ma il cambiamento climatico richiede misure che, sarebbe opportuno fossero concordate a livello mondiale.
Nel frattempo in Europa si spinge verso l’elettrico, nonostante i costi crescenti dell’energia che produciamo in piccola parte.