I reattori nucleari

I reattori nucleari di IV generazione sono un’evoluzione dei reattori tradizionali

I Reattori nucleari di IV generazione presentano una serie di vantaggi in termini di sicurezza, efficienza e sostenibilità.

Sicurezza

I reattori di IV generazione utilizzano tecnologie che li rendono intrinsecamente più sicuri dei reattori tradizionali.

Ad esempio, i reattori a neutroni veloci possono utilizzare combustibile nucleare più abbondante e meno costoso, come l’uranio impoverito o il plutonio, e producono meno scorie radioattive.

Efficienza

I reattori di IV generazione sono più efficienti dei reattori tradizionali, producendo più energia per unità di combustibile nucleare.

Questo significa che generano meno rifiuti e hanno un impatto ambientale inferiore.

Sostenibilità

I reattori di IV generazione possono essere utilizzati per produrre idrogeno, un combustibile pulito che può essere utilizzato per alimentare veicoli e altri dispositivi.

Questo potrebbe contribuire a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili.

Ma sono davvero “puliti”?

I reattori di IV generazione presentano una serie di vantaggi rispetto ai reattori tradizionali, ma non sono completamente “puliti”.

I reattori a neutroni veloci producono comunque scorie radioattive, anche se in quantità inferiore.

Inoltre, i reattori di IV generazione sono ancora in fase di sviluppo e non sono ancora stati messi in funzione su larga scala. Questo significa che è difficile valutare i loro effetti ambientali a lungo termine.

Conclusione

I reattori di IV generazione presentano un potenziale significativo per migliorare la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità dell’energia nucleare.

Tuttavia, è importante tenere presente che non sono completamente “puliti” e che sono ancora in fase di sviluppo.

Oggi cosa abbiamo

Marco Ricotti, docente di impianti nucleari al Politecnico di Milano:

«Producono circa il 10% dell’energia elettrica, ma la percentuale si alza nei Paesi avanzati: l’Europa, che ha oltre 100 reattori, produce quasi un terzo di energia elettrica da fonti nucleari».

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