Due presunti scafisti

Crisi Migratoria in Italia, la proposta di Federalberghi Novara

Mentre il governo italiano considera la riapertura di vecchie caserme abbandonate in tutto il paese per trasformarle in Centri per il Rimpatrio (CPR).

Il tutto mentre le prefetture sono alla continua ricerca di luoghi adeguati per l’alloggio temporaneo dei migranti redistribuiti in Italia dal Ministero dell’Interno.

Una proposta a livello locale è giunta da Federalberghi Novara, che già lo scorso giugno, su richiesta della prefettura, aveva messo a disposizione un hotel associato:

il San Francesco di Borgomanero, per il mese di agosto.

Ora, il presidente dell’associazione, Emilio Zanetta, ribadisce la disponibilità della sua organizzazione a collaborare con le istituzioni:

“A partire dal 1° ottobre, una volta conclusa la stagione turistica, siamo in grado di offrire alloggi per un centinaio di posti letto. La disponibilità è estesa per tutto il periodo invernale.”

Gli hotel individuati, su richiesta della prefettura, devono essere situati decentrati rispetto ai centri urbani. Zanetta specifica:

“Abbiamo strutture disponibili nei territori di Castelletto Ticino e Dormelletto, nella zona di Arona.

Siamo in grado di ospitare fino a un centinaio di persone, ma non di più, al fine di evitare problemi di ordine pubblico.”

Attualmente, nella provincia di Novara, circa 700 migranti sono ospitati, secondo i dati della prefettura. La metà di questi si trova nella città capoluogo, con molti arrivati dagli sbarchi a Lampedusa.

Questi migranti risiedono principalmente nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS).

Centri che spesso consistono in piccole strutture con pochi posti letto, distribuite su tutto il territorio provinciale.

Da tempo, il Ministero dell’Interno sollecita le prefetture a individuare strutture di accoglienza poco visibili e poco riconoscibili, preferibilmente fuori dai centri abitati.

Questo obiettivo è stato mantenuto da vari ministri dell’Interno che si sono succeduti.

L’utilizzo degli hotel è esclusivo, il che significa che la struttura viene consegnata alla prefettura di competenza, che a sua volta la affida alla Croce Rossa o a una cooperativa per la gestione del vitto e delle altre necessità dei migranti.

L’hotel è responsabile delle pulizie e della sostituzione della biancheria da letto e da bagno.

Secondo il presidente di Federalberghi, il guadagno per gli hotel è minimo, quasi un rimborso spese, in quanto vengono coperti solo i costi vivi necessari per mantenere aperta la struttura.

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