Carabinieri arrestano 31 persone in Sardegna

Carabinieri arrestano 31 persone in Sardegna per mafia, corruzione e traffico di droga

27 settembre 2023 – Il Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dei Carabinieri, con il supporto di altri reparti dell’Arma e della Polizia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare.

Custodia nei confronti di 31 persone, indagate per:

associazione mafiosa, associazione segreta, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio.

E anche corruzione aggravata dal metodo mafioso, peculato e procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini, avviate nel gennaio 2020, hanno riguardato un presunto gruppo criminale attivo in Sardegna, composto da personaggi locali di spicco.

Personaggi noti per precedenti condanne per sequestro di persona a scopo di estorsione, e da esponenti del mondo delle professioni e delle istituzioni.

Secondo l’accusa, il gruppo avrebbe operato in continuità con la cosiddetta “Anonima Sequestri”, di cui Graziano Mesina, uno degli indagati, era uno dei più noti esponenti.
In particolare, il gruppo avrebbe commesso una serie di reati, tra cui:
  • interferenza nei procedimenti decisori dell’amministrazione regionale, in particolare nei settori dell’agricoltura e della sanità;
  • interventi reiterati presso diverse amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento a quelle regionali, al fine di assicurarsi incarichi pubblici, favori o altri interessi ad associati, parenti di questi ultimi o persone gradite al gruppo;
  • favoreggiamento della latitanza di Mesina;
  • procura di voti in occasione di consultazioni elettorali;
  • traffico di sostanze stupefacenti (in particolare marijuana).
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati ingenti somme di denaro in contanti, munizioni, oltre 130 kg di marijuana.

Sono state inoltre denunciate in stato di libertà 4 persone per detenzione abusiva di armi e munizioni e sostanze stupefacenti.

Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini e si ricorda che gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.

Graziano Mesina, noto anche come “il bandito dei fiori”, è stato un criminale e brigante italiano, attivo in Sardegna negli anni ’60 e ’70.

Nato a Orgosolo nel 1942, Mesina si è unito alla banda di banditi di Salvatore Meloni, partecipando a numerosi sequestri di persona e rapine.

Nel 1967, Mesina è stato arrestato e condannato a 24 anni di carcere.

Dopo aver scontato 10 anni di reclusione, Mesina è fuggito dal carcere di Nuoro nel 1977.

La sua latitanza è durata 43 anni, durante i quali è diventato un simbolo della Sardegna e della sua cultura.

Mesina è stato arrestato nuovamente nel dicembre 2021, a seguito di un’operazione dei Carabinieri.

È stato condannato a 30 anni di carcere per associazione a delinquere, sequestro di persona e rapina.

La latitanza di Mesina è stata caratterizzata da una serie di colpi di scena e da un’intensa attività investigativa da parte delle forze dell’ordine.

Mesina è stato spesso visto come un Robin Hood sardo, un bandito che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Tuttavia, è stato anche accusato di numerosi crimini, tra cui l’omicidio di un carabiniere.

La latitanza di Mesina ha avuto un grande impatto sulla Sardegna, diventando un tema centrale della cultura e della politica locale.

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