la milizia Houthi ha ostacolato per la terza volta l’estensione di quella tregua, imponendo condizioni considerate inaccettabili dal governo legittimo.

Il capo del Consiglio direttivo presidenziale dello Yemen, Rashad Al-Alimi, ha confermato che la milizia Houthi ha rinnegato tutti gli impegni per la tregua.

Il capo del Consiglio presidenziale dello Yemen, Rashad Al-Alimi, ha confermato che la milizia Houthi continua a violare i diritti militari e i diritti umani. Il gruppo ribelle sconfessa tutti gli impegni presi con la tregua. Preferisce dare priorità agli interessi dei suoi leader e sostenitori rispetto a quelli presidenziali. gli interessi del popolo yemenita.

Durante riunione del Consiglio dei ministri riunitosi oggi nella capitale provvisoria Aden, Al-Alimi ha informato il primo ministro e i membri del governo. In particolare sugli “sviluppi legati agli sforzi dei fratelli dell’Arabia Saudita e del Sultanato dell’Oman per rinnovare la tregua”. Lavoro volto ad avviare un processo politico globale che garantisca la fine del colpo di stato delle milizie Houthi. Ma anche il ripristino delle istituzioni statali, in conformità con i termini di riferimento concordati” a livello nazionale, regionale e internazionale”.

Ha inoltre rinnovato gli elogi per il ruolo dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti nel sostenere l’economia nazionale. Nel rafforzare la posizione della valuta locale, nell’alleviare la sofferenza del popolo yemenita e nel contrastare i piani delle milizie Houthi e dei loro sostenitori di far crollare il paese.

Ha elogiato gli sforzi compiuti dal governo negli ultimi tempi per ridurre le ripercussioni della cessazione delle esportazioni di petrolio. Ma anche per evitare che la situazione sfoci in una terribile catastrofe umanitaria, a seguito degli attacchi Houthi contro i porti di esportazione e linee di navigazione internazionali.

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