26 Dicembre 2024 07:48
Viene disposta la perquisizione degli zaini, manca il cellulare del Dirigente Scolastico a Guardia Sanframondi (BN)
È successo a Guardia Sanframondi (BN), che un Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “A. De Blasio”, ha fatto perquisire gli zaini dei bambini, perché non trova il suo cellulare.
L’atteggiamento del DS non è piaciuto ai genitori dei bambini, che hanno segnalato l’accaduto al Sindaco, all’Ambito Territoriale ed al Ministro dell’Istruzione e del Merito.
Il dirigente non trovando il proprio cellulare, ha subito autorizzato un’ispezione negli zaini dei bambini. Alla fine il cellulare era nell’Ufficio del Dirigente.
Il sindaco Carlo Giuseppe Iannotti, che ha definito il gesto del dirigente scolastico come “un fatto di inaudita gravità” e “quanto di più ignobile possa essere fatto ai danni di bambini”.
Il fatto è arrivato anche in Parlamento, su iniziativa del deputato di Forza Italia Francesco Maria Rubano, che ha presentato un’interrogazione parlamentare proprio al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Prof. Giuseppe Valditara.
Normativa.
Il personale scolastico è un pubblico ufficiale, quando è in servizio, non ha alcun diritto e potere di perquisizione ed ispezione nei confronti dello studente.
L’art. 357 c.p. dispone che “agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali, coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa”. Solo le forze dell’ordine sono legittimate a compiere l’atto di perquisizione.
La Cassazione.
La Cassazione nel 2013 aveva d’altronde affermato che la perquisizione arbitraria degli studenti “è un comportamento che, incidendo sulla dignità e la riservatezza personale degli stessi, si connotava in termini di ben diversa gravità, immediatamente percepibile anche da parte di chi poteva, in relazione al primo segmento di condotta, avere erroneamente ritenuto di agire all’interno dei poteri disciplinari finalizzati ad un retto comportamento scolastico”.
Dunque, è totalmente sconsigliato procedere arbitrariamente in tal senso, tanto per gli zaini, quanto per le ispezioni personali, quanto per quelle dei cellulari che comportano una violazione della privacy.