21 Novembre 2024 22:16
L’imputato dovrà comparire in aula per il processo il 5 marzo 2023
Andrà a processo per omicidio stradale con la pesante aggravante della fuga M. M., 57 anni, di Santa Marinella (Roma). La Procura di Civitavecchia gli imputa di aver investito e ucciso un pedone sull’Aurelia, il quarantaquattrenne Ioan Puscasu, salvo poi dileguarsi senza fermarsi a prestare soccorso alla vittima.
Ieri, martedì 28 novembre 2023, all’udienza preliminare in tribunale a Civitavecchia, avanti il Gip dott. Giuseppe Coniglio, attraverso il proprio difensore l’imputato ha chiesto il rito abbreviato condizionato all’escussione del proprio perito cinematico di parte. Richiesta, quest’ultima, che però il giudice ha respinto ritenendo esaustive le conclusioni dell’inchiesta e rinviando il processo per la discussione. Dunque in abbreviato “secco”, all’udienza del 5 marzo 2023. I familiari di Puscasu, che si sono rivolti a Studio3A-Valore S.p.A. e, per la parte strettamente penale, all’avv. Alessandro Giuseppe Maruccio, del foro di Civitavecchia, attraverso il legale si sono costituti parte civile.
Il drammatico sinistro risale al 22 gennaio scorso: la dinamica
Il tragico incidente è accaduto nel tardo pomeriggio del 22 gennaio di quest’anno, all’altezza del chilometro 113 della Statale 1, nel territorio comunale di Montalto di Castro (Viterbo). E’ stato ricostruito nei dettagli dall’ingegner Riccardo De Santis, il consulente tecnico incaricato di accertarne la dinamica, le cause e le responsabilità dal Pm della Procura di Civitavecchia titolare del fascicolo, il dott. Alessandro Gentile.
Alle operazioni peritali ha partecipato anche l’ingegner Nicola Bartolini, quale consulente tecnico di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. I familiari di Puscasu, attraverso l’Area manager per il Lazio e l’Umbria Matteo Cesarini, si sono affidati a loro per fare piena luce sui fatti e per ottenere giustizia, con la collaborazione dell’avv. Alessandro Giuseppe Maruccio.
Per citare la richiesta di rinvio a giudizio spiccata, al termine delle indagini preliminari, dal Sostituto Procuratore a carico dell’automobilista, iscritto fin da subito nel registro degli indagati, M. M., conducendo il suo veicolo “per colpa consistita in imperizia, imprudenza, negligenza e violazione delle norme sulla circolazione stradale, omettendo di regolare la velocità in orari notturni e in un tratto privo di illuminazione pubblica, investiva il pedone Ioan Puscasu, cagionandone la morte”. Il corpo della vittima, che stava camminando lungo la strada, è stato poi travolto e mutilato da diversi altri mezzi che sopraggiungevano nel senso opposto. Una fine orrenda.
L’aggravante della fuga
Il tutto con l’aggravante, scrive ancora il magistrato inquirente, “di aver omesso di fermarsi e prestare l’assistenza occorrente”. Il conducente dell’auto investitrice si sarebbe poi presentato dai carabinieri di Civitavecchia ammettendo le sue responsabilità e motivando il suo mancato arresto con l’iniziale convinzione di aver urtato un animale. Giustificazione ritenuta evidentemente ben poco credibile dagli inquirenti e dal Pm. Si è quindi giunti alla richiesta di processo e al rinvio a giudizio.
Ioan Puscasu, di origini rumene ma che si trovava in Italia da diversi anni, e da ultimo era domiciliato a Tarquinia (Viterbo). Lavorava come operaio, con mansione di operatore alla motosega e addetto al controllo della vegetazione infestante, alla Inam. Ha lasciato un figlio di 15 anni in Romania e due fratelli gemelli, che ora, con Studio3A, si aspettano un po’ di giustizia e, in forza del punto fermo del rinvio a giudizio, anche un equo risarcimento dalla compagnia di assicurazione dell’auto, Allianz, che sin qui l’ha sempre negato.