22 Novembre 2024 01:33
Antimafia. Direzione Investigativa Antimafia: Sequestrati Beni da 55 Milioni di Euro a Imprenditore Legato al Clan dei Casalesi
La Direzione Investigativa Antimafia ha messo in atto un provvedimento di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di un imprenditore napoletano attivo nel settore dei rifiuti e della bonifica ambientale.
L’imprenditore è ritenuto vicino al clan dei Casalesi, e il provvedimento trae origine da una proposta di misura di prevenzione congiunta avanzata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e dal Direttore della DIA.
Il decreto di sequestro coinvolge quattro società, di cui una di primaria importanza nel settore dei processi e tecnologie per la salvaguardia dell’Ambiente.
Le società sono attive nei settori degli impianti di depurazione, immobiliare, servizi di elaborazione di consumi idrici e costruzione di opere pubbliche per il trasporto di fluidi, con disponibilità finanziarie stimate intorno ai 55 milioni di euro.
L’imprenditore è già stato rinviato a giudizio per illeciti legati alla discarica di Chiaiano (NA), con accuse che includono la partecipazione ad un’associazione finalizzata a commettere vari delitti, tra cui frode in pubbliche forniture, truffa ai danni di enti pubblici, falsità in atti e violazione delle norme ambientali, aggravati dalla presunta connessione con il clan “dei Casalesi”, fazione Zagaria.
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha avviato altre procedure di prevenzione contro imprenditori collegati al contesto, emettendo provvedimenti simili.
La gestione delle imprese di famiglia da parte dell’imprenditore coinvolto è al centro delle indagini.
Nonostante non ricopra cariche sociali, ha continuato a gestire le attività, attribuendo formalmente ruoli societari alle figlie per coprire l’immagine societaria e difenderne i requisiti morali per contrattare con la P.A.
L’importanza delle società coinvolte, il ruolo nel settore e i livelli occupazionali saranno preservati attraverso l’amministrazione giudiziaria disposta dal Tribunale di Santa Maria C.V. Un tavolo tecnico recentemente istituito delibera linee guida per la gestione dei beni sequestrati e confiscati.
L’azione della DIA si inserisce nel contesto delle attività istituzionali volte a contrastare i patrimoni illeciti legati a contesti mafiosi.
Il decreto eseguito è provvisorio, in attesa della decisione definitiva sui beni in sequestro, con possibilità per i destinatari del provvedimento di presentare deduzioni e impugnazioni.