22 Novembre 2024 06:30
Viaggio nella storia italiana degli ultimi cinquanta anni
“Ahi serva Italia di dolore ostello”
Excursus della politica italiana dal 1971 al 2020 in compagnia dello scrittore Antonio Foccillo.
Le vicende sindacali e politiche di Antonio Foccillo, https://www.youtube.com/watch?v=axKNMyCJmjU iniziano a Milano nel 1971,
quando assunto in un ente pubblico, si iscrive prima alla UIL di cui diverrà Segretario Confederale e,
successivamente, al PSI in una sezione della Unione di Sesto San Giovanni che fu commissariata con Bettino Craxi.
Sfogliando le pagine della sua ultima opera in tre volumi,
DIARIO DI UN MEDIANO e accompagnati a tratti dalle parole da lui rilasciateci in una intervista,
approfittammo per fare un breve excursus della storia politica italiana dal ’71 al 2020.
Principiamo dalla rivoluzione nel partito Socialista (1976), https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Socialista_Italiano
quando Bettino Craxi (Politico, Dirigente del PSI) sostituisce Francesco De Martino (massimo esponente PSI, Docente Universitario),
https://it.wikipedia.org/wiki/Bettino_Craxi.
fino ai momenti oscuri e drammatici quali la Contestazione, patrocinata da studenti ed operai, che in Italia prese piede alla fine degli anni 60 del novecento;
le Brigate Rosse formatesi nel 1970 con lo scopo di istituire la lotta armata rivoluzionaria; https://it.wikipedia.org/wiki/Brigate_Rosse
Luciano Lama (segretario CGIL, politico, partigiano), assalito alla Università La Sapienza a Roma nel 1977. https://it.wikipedia.org/wiki/Luciano_Lama
Siamo nel periodo del Compromesso storico, con l’agguato di Via Fani e il rapimento di Aldo Moro nel ’78
(Giurista, Presidente della DC, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal ’63 e Ministro lui stesso, Deputato), un momento di preoccupazione e paura, che cambia il volto dell’Italia.
Seguirà Tangentopoli nel 1992, con l’arresto di Mario Chiesa, membro di spicco del PSI a Milano, presidente del Pio Albergo Trivulzio. https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Chiesa_(politico)
“Gli animi erano inquieti e davvero accadde di tutto, molti momenti sono ancora indecifrabili” ci racconta Foccillo.
Dal 1992 al 1994, nasce la Seconda Repubblica, https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_Repubblica_(Italia)
col crollo di un sistema politico e l’inizio di uno nuovo; un cambio di strategie, protagonisti e addirittura linguaggio: immutate dal 1948 resta la Costituzione e le Istituzioni.
https://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi
https://it.wikipedia.org/wiki/Romano_Prodi
“L’Italia – fa notare l’Autore – era la quinta potenza mondiale e vediamo dove è arrivata oggi, con la vendita di tutte le sue Aziende e la perdita di centralità, con l’autonomia differenziata, che affronto nel mio libro; chi come me, ha una visione anche laica, ammette tutte le posizioni e vuole solo confrontarsi.
Una riforma, mi insegnarono quando militavo nel Partito Socialista, la si fa dopo averla discussa; ricordo la riforma della scuola media che fu approvata dopo due anni di discussione.
Oggi purtroppo le riforme si fanno velocemente senza la partecipazione dei cittadini, in assenza di una democrazia partecipata, come è quella italiana”.
Dal ’96 si consolidano due schieramenti Centro-destra con Silvio Berlusconi (Imprenditore, fondatore di Mediaset ecc.)
e il centro-sinistra capeggiato da Romano Prodi (Professore, Economista) e subito dopo Francesco Rutelli (giornalista, Sindaco di Roma) e Valter Veltroni (giornalista, Sindaco di Roma)
Il tutto sfocia nel 2008 con la costituzione di due grandi partiti:
Polo della Libertà e Partito Democratico. La lotta mai cessata cambia aspetto nel 2011 con il governo tecnico di Mario Monti, inevitabile, almeno così era parso, in seguito alla crisi del debito pubblico ed i risultati abrogativi del referendum.
Con le elezioni del 2013 il bipolarismo cessa, almeno elettivamente, di esistere, con l’arrivo dei 5 Stelle di Beppe Grillo (attore, comico, blogger): gli euroscettici anti-sistema.
Inevitabili, sono parsi, governi di larghe intese con Enrico Letta (Dirigente di partito, dirigente di impresa, docente universitario) seguirà nel 2014 Matteo Renzi (dirigente di azienda) per il PD, dimessosi nel dicembre 2016, dopo il respingimento tramite referendum costituzionale della riforma Renzi – Boschi (Maria Elena, avvocata).
Con Paolo Gentiloni (PD – giornalista, commissario europeo), alle elezioni del 2018, il tripolarismo pare consolidarsi: si inizia a parlare di Terza Repubblica.
L’opera di Foccillo, Diario di un mediano, si conclude nel 2020, con l’uscita dalla scena sindacale dell’autore.
Cinquant’anni di vita e di storia del nostro Paese ma anche dell’Europa ed oltre, vissuti dallo scrittore e narrati da un “mediano”, dice lui,
che ha rivestito, in verità, molti ruoli strategici, combattendo per i diritti del popolo italiano come Mediano, Mezzala, Attaccante, diciamo noi.
“In tutti i settori esiste il numero uno, quello che diventa la storia, ma dietro lui, molti lavorano, portando la borraccia, facendosi carico di difendere il progetto e di tenere la squadra coesa, per arrivare a portare l’acqua al proprio capitano e non vengono per nulla celebrati.
“Queste pagine, che non sono storia, sono testimonianze di uno scrittore, saggista e giornalista; in questi volumi ho messo la mia visione, il mio vissuto”.
In un momento in cui, in questo Paese, nella nostra Italia, si è persa la memoria storica e vige solo il pensiero unico, riflettere sul passato, conoscere le esperienze, i sacrifici, le battaglie del passato, i suoi ideali e valori, serve a vivere il presente ma, soprattutto a costruire il futuro.
Purtroppo, tutto questo non viene ricordato. Non ci sono i grandi maestri, che io ho avuto l’onore di conoscere. Essi ti insegnavano anche il mestiere: quando potevi o dovevi parlare, come dovevi parlare, quando dovevi stare zitto. C’è quindi una perdita di valori, sostituiti con altri, che a mio avviso rappresentano disvalori.
Quello che ha fatto precipitare il tutto è stata la finanziarizzazione dell’economia e la globalizzazione che doveva rendere il mondo un eden, in cui i cittadini arricchitisi, avrebbero avuto una vita stupenda;
invece, questa arroganza della finanza, questa capacità di distruggere anche il sistema produttivo, questa incapacità di pensare alla centralità della persona, valorizzando il meglio.
La finanza non si fa carico delle persone, le vede unicamente come consumatori, distruggendo i valori, sminuendo, quando non affossando, delle conquiste civili e sociali, ottenute in passato con la politica, i sindacati, l’intellighenzia che hanno cambiato profondamente il mondo.
Ora resta solo la volontà di imporre il proprio modello.
Siamo passati da una pace durata più di cinquant’anni, dove si sviluppava benessere, civiltà e ricchezza che veniva distribuita, a una situazione in cui è tornata la guerra, dove si pensa a distruggere l’altro e sono aumentate emarginazione e povertà.
Lo stesso fanno le violenze su donne, minori: stiamo tornando indietro;
è per questo che bisogna ritornare ai valori del passato, che hanno fortificato la nostra Nazione;
i valori del Novecento che sono solidarietà, pluralità, coesione, libertà, democrazia che hanno portato l’Europa alla civiltà.
Alla politica bisogna chiedere di partecipare e costruire insieme
per ridare un futuro ai nostri figli alla nostra Italia, all’Europa, di rifocalizzarsi sui valori che hanno reso possibile il sogno di unione:
Libertà, Uguaglianza e Fratellanza”.
La storia insegna … SEMPRE. (S.C.)
https://ilquotidianoditalia.it/category/politica/
Il libro di Antonio Foccillo: