22 Novembre 2024 01:45
Il giovane di Matera esclusivo responsabile della morte di Francesco Nigro
La sua unica “colpa” è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato con la sua bicicletta. Ma adesso, quanto meno, il conducente del furgone che lo ha travolto e ucciso, a soli 35 anni, dovrà andare a processo.
Già a settembre in realtà, a conclusione delle indagini preliminari, il Pm della Procura di Taranto dott.ssa Vittoria Petronella aveva richiesto il rinvio a giudizio per omicidio stradale aggravato per L. C., 25 anni, di Matera, il quale, di fronte alle sue schiaccianti responsabilità, aveva chiesto di patteggiare.
Respinta la prima richiesta. Dovrà comparire in aula il 28 febbraio
All’esito dell’udienza tenutasi l’8 novembre 2023 in Tribunale a Taranto, tuttavia, il Gip dott.ssa Fulvia Misserini ha rigettato la richiesta di patteggiamento. Troppo esigua la pena a fronte dell’aggravante del sorpasso con invasione della corsia opposta in un tratto a linea continua.
Il magistrato inquirente ha pertanto rinnovato la richiesta di giudizio, puntualmente riscontrata dal Gup dott. Giovanni Caroli, avanti al quale l’investitore dovrà comparire il 28 febbraio, alle 9. Nell’udienza preliminare del processo la mamma di Nigro, che è assistita da Studio3A, e la compagna che avrebbe dovuto sposare di lì a sette mesi, si aspettano una risposta forte.
La ricostruzione del tragico sinistro costato la vita a Francesco Nigro
L’incidente è successo il 20 gennaio 2023, alle 10, a Laterza, sulla Statale 7, all’altezza della progressiva chilometrica 591,800. E’ stato rilevato dai carabinieri della locale stazione e ricostruito nei dettagli dall’ing. Maurizio Scudella. E’ emerso che L. C., con una condotta di guida scriteriata, procedendo ad una velocità di oltre 85 km/h, a fronte del limite di 70, ha intrapreso in corrispondenza di una curva, una azzardata e vietata manovra di sorpasso di un’auto.
In questo modo ha invaso completamente la corsia opposta dove sopraggiungeva in sella alla sua bicicletta Bmc Francesco Nigro, che non ha potuto nulla per evitare il furgone. “Non si ravvisano violazioni in capo alla vittima – conclude nella sua perizia il consulente tecnico, a parziale consolazione per i suoi cari.
Impatto fatale ed esclusiva responsabilità dell’imputato
Il resto purtroppo è tristemente noto. Il ciclista, travolto in pieno, è deceduto praticamente sul colpo. Troppo gravi i politraumi riportati soprattutto al capo, con un trauma cranico fatale, e al torace. Il venticinquenne è stato iscritto fin da subito nel registro degli indagati.
La mamma di Nigro, per essere assistita e ottenere giustizia, attraverso l’Area manager per la Puglia e responsabile della sede di Taranto Luigi Cisonna, si è affidata a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, unitamente all’avv. Aldo Fornari del foro di Bari, mentre la compagna è assistita dall’avv. Anna Maria Bozza, del foro di Milano.
Entrambe si aspettano ora una condanna congrua in sede penale per l’esclusivo responsabile dell’incidente.