22 Novembre 2024 01:51
Catanzaro, blitz dei Carabinieri 14 arresti : associazione mafiosa armata, omicidio plurimo, concorso in associazione mafiosa, ed altri reati aggravati
In particolare, dei 14 indagati, n. 13 sono raggiunti dalla misura di custodia cautelare in carcere e n. 1 è destinatario della misura degli arresti domiciliari.
L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e condotta dai Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Vibo Valentia, si è sviluppata mediante attività tecnica, servizi di OCP per i riscontri “sul campo”, acquisizioni e analisi di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, corroborate dai relativi riscontri, e anche con l’attivazione degli strumenti della cooperazione internazionale, tra cui la Squadra Investigativa Comune con le autorità elvetiche, e con il coordinamento di EUROJUST e quello di EUROPOL.
Gli elementi indiziari acquisiti hanno consentito di delineare (nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) il protrarsi, nonostante precedenti provvedimenti giudiziari, dell’operatività, nell’area delle “Preserre” vibonesi, della cosca di ‘ndrangheta ricompresa nel “locale dell’Ariola”, con proiezioni economico-criminali in Piemonte, Abruzzo, Svizzera e Germania.
‘Ndrina all’interno degli istituti carcerari.
La gravità indiziaria ha riguardato l’attuale assetto del sodalizio, determinatosi all’esito di un cruento scontro con altro gruppo, nell’alternanza degli equilibri criminali, anche con riti di affiliazione avvenuti durante lo stato di detenzione, dimostrando in tal modo la perseverante capacità di penetrazione della ‘ndrina all’interno degli istituti carcerari.
Faida sanguinosa tra famiglie rivali : “Strage dell’Ariola”
In tale contesto, la gravità indiziaria conseguita, allo stato, sul piano cautelare, attraverso gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato anche il triplice omicidio di mafia, commesso il 25 ottobre 2003 a Gerocarne (VV) e noto ”, come “Strage dell’Ariola” inserito all’interno di una lunga faida sanguinosa tra famiglie rivali che si contendevano l’egemonia criminale sul territorio.
Nell’ordinanza cautelare, nei confronti degli indagati, attinti dalle misure adottate, è stata ritenuta, allo stato, la gravità indiziaria, tra l’altro, con riferimento, rispettivamente, a plurime condotte illecite di :
- estorsione;
- coltivazione di sostanze stupefacenti;
- concorrenza illecita;
- turbata libertà degli incanti;
- rapina;
- reati in materia di armi, aggravati dalle modalità e finalità mafiose.
Contestualmente all’esecuzione della ordinanza cautelare, si è dato esecuzione a plurimi decreti di perquisizione nei confronti di ulteriori soggetti per i quali si è ipotizzato il coinvolgimento nelle vicende illecite investigate, alcuni dei quali dimoranti in altre regioni del territorio nazionale (Abruzzo e Piemonte) e taluni anche in Svizzera, procedendosi per questi ad attivare gli strumenti della cooperazione internazionale.
Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.