Druento, sul caso dell’operaia caduta da 4 metri d’altezza, non era svenuta : condannata l’amministratrice

Druento (TO) 08 Luglio 2024, un’incidente sul lavoro avvenuto il 13 ottobre 2021, presso un’azienda metalmeccanica di Druento, in cui un’operaia in prova, è caduta facendo un volo da 4 metri d’altezza, riportando gravi lesioni.

Inizialmente si ipotizzava che il grave incidente fosse avvenuta a causa di un mancamento (svenimento) dell’operaia, ma in seguito si è chiarito che si trattava di un incidente sul lavoro, invece.

Tribunale di Torino : doppia condanna dell’amministratrice dell’azienda

Oggi è arrivata la condanna emessa dal tribunale a Torino, nei confronti dell’amministratrice (di fatto) dell’azienda, per violazioni in materia di prevenzione dei rischi, giudicata responsabile delle lesioni subite dalla lavoratrice.

L’operaia fu ferita, durante lo spostamento della merce, per mezzo di una piattaforma sopraelevata.

Dalle lesioni riportate in seguito all’incidente, la giovane operaia è rimasta immobilizzata per 4 mesi, con 90 giorni di prognosi.

L’amministratore “ufficiale” dell’azienda è stato scagionato, accusato di essere un semplice prestanome.

In seguito all’incidente l’imputata aveva cambiato versione, ammettendo di non aver assistito all’incidente, inoltre emerge un altro dettaglio molto importante : l’amministratore “ufficiale” dell’azienda è stato scagionato, accusato di essere un semplice prestanome.

La sentenza

In Tribunale è stata riconosciuta una provvisionale di 10mila euro, a favore della lavoratrice, mentre all’azienda è stata inflitta una multa di 30mila euro, l’amministratrice “di fatto”, è stata condannata a tre mesi di reclusione, per le lesioni, e 11 mesi in stato di fermo, per le violazioni in materia di prevenzione dei rischi.

Il procuratore ha sottolineato i tentativi iniziali di depistare le indagini, mentre l’avvocato difensore ha difeso la correttezza dietro il cambiamento di versione dell’imputata.

Anche il padre di questa lavoratrice, ha denunciato la situazione ponendo l’attenzione sulle morti dovute ad incidenti sul lavoro in Italia, e la scarsa responsabilizzazione degli imprenditori.

“le macchie furono lavate perché si pensò che ci fosse motivo di non farlo: ma l’ambulanza fu chiamata subito e tutti i presenti si occuparono della lavoratrice” (fonte Ansa).

  • Qualcuno lavò via anche il sangue di cui era sporco il pavimento, prima dell’arrivo del personale Spresal. (fonte Quotidiano Piemontese – Ansa)

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