Curia napoletana

Curia napoletana Dott. Carlo D’Angelo : “La verità è pericolosa e non si lascia addomesticare!”

22 Agosto 2024, continua a offrire spunti di riflessione quanto sta accadendo presso la curia napoletana circa l’imbarazzante situazione venutasi a creare proprio in un luogo dove bisognerebbe garantire, vivere e trasmettere i valori cristiani della responsabilità, del rispetto altrui e della libertà di coscienza.

Mi sorprende (in modo negativo) e mi rattrista ancora, quanto si scrive su alcune testate online rispetto alla mala-guida della Facoltà teologica di Capodimonte da parte di chi dovrebbe garantire il rispetto di tali valori.

Ancora una volta vi è un tradimento della natura e della finalità di quello che si definisce come “mandato apostolico” per il bene della chiesa.

Quando si sovvertono i valori si perde il contatto con la realtà e con il fine della propria vocazione.

Pertanto, la scelta dell’uomo è: o concepirsi libero da tutto l’universo e dipendente solo da Dio, oppure libero da Dio, e allora diventa schiavo di ogni circostanza.

Mi pare che si stia verificando proprio questa seconda opzione. Vivere la propria vocazione di speciale consacrazione a Dio come occasione per “gestire” la vigna che il Signore affida ai suoi “servi” unicamente per un proprio guadagno, significa che si è nell’orizzonte di pensiero in cui il padrone della vigna non conta più niente, conta solo l’interesse personale, la propria visibilità, il proprio prestigio.

Sovvertire l’ordine naturale dei valori cristiani, significa non vivere più la propria autorità come servizio e dono di sé alla Chiesa, ma soltanto come sterile possibilità di autoritarismo.

Quando si sovverte l’ordine morale della propria vocazione, allora si snatura il compito della cura dell’altro in occasione per “riempire i propri granai”.

Viviamo in un mondo strano e vogliamo essere cristiani.

Tuttavia, non è certo di aiuto la fuga dal mondo, ma solo l’ingresso pienamente consapevole in questa complessa realtà con la solida fiducia che Dio, se restiamo comunque con lui, ci vorrà guidare anche attraverso questo mondo.

Più penetriamo con lo sguardo in questa curiosa vita, più profonda si fa la nostra conoscenza che apparentemente il bene si realizza mediante il male.

Eppure più grande è la meraviglia di come gli ordini divini vadano gli uni contro gli altri, tanto più profondo è il sospiro della nostra anima: «Salvaci dal male, non abbandonarci alla tentazione, venga il tuo regno».

Ma quando il padrone della vigna tornerà, che farà con quei servi di cui si era fidato ed a cui aveva affidato la sua vigna?

Voglio concludere con un pensiero della psicologa e criminologa, Roberta Bruzzone:

“ C’è un sacco di brutta gente in circolazione” .

Questo dispiace dovervelo confermare.

Gente malvagia, gente bugiarda, gente meschina. Gente che cerca di danneggiarti in ogni modo perché non tollera che tu abbia una vita magari più gratificante della loro.

Ecco, questo tipo di gente io ritengo che sia davvero l’espressione massima del male.

Perché è un male banale, è un male che si esercita non per avere un vantaggio diretto ma semplicemente perché non tolleri che un altro sia meglio di te.

“Ecco, questo tipo di gente secondo me è la più pericolosa che esista. “

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