21 Novembre 2024 20:27
Montebello Jonico. Maxi-Sequestro di Armi e Droga a Montebello Jonico
A Montebello Jonico, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno portato a termine una significativa operazione contro la detenzione abusiva di armi e il traffico di stupefacenti.
Sei persone sono state denunciate a Montebello.
Dettagli dell’Operazione
L’operazione è stata condotta con il supporto della Stazione Carabinieri di Saline di Montebello Jonico e lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria.
Questa sinergia ha permesso di intensificare le attività di monitoraggio e controllo del territorio, con l’obiettivo di contrastare la criminalità organizzata e garantire la sicurezza locale.
Scoperta dell’Arsenale
Durante un’attività di perlustrazione e monitoraggio, i Carabinieri hanno scoperto un arsenale imponente e una quantità significativa di cocaina.
Le ricerche si sono concentrate su due terreni distinti: uno abbandonato e privo di recinzioni, l’altro di proprietà di sei sorelle, successivamente denunciate per detenzione abusiva di armi e sostanze stupefacenti.
Armi e Stupefacenti Sequestrati
L’intervento ha portato al sequestro di diverse armi e munizioni:
Un fucile automatico AK-47 Kalashnikov con matricola punzonata e due serbatoi vuoti.
Tre pistole, di cui due con matricola abrasa, e tre fucili, di cui due con matricola punzonata.
Oltre 500 cartucce di vari calibri, incluse alcune da guerra.
Circa 500 grammi di cocaina pura, per un valore stimato di circa 150.000 euro.
Due bilancini di precisione usati per la suddivisione dello stupefacente in dosi.
Sistemi di Occultamento
Le armi e gli stupefacenti erano nascosti in modo sofisticato. Gran parte del materiale era occultato in tubi dell’acqua e strutture in legno dismesse, avvolto in buste di cellophane e riposto in custodie. Questo sistema era studiato per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine.
Materiale Esplosivo
In un terreno abbandonato, i Carabinieri hanno rinvenuto 200 grammi di tritolo con innesco e un ordigno artigianale del tipo “bomba carta” del peso di 1,2 kg. Entrambi erano nascosti in un tubo di ferro sepolto sotto terra e pietrisco. Sono state trovate anche tre pistole, una delle quali nascosta in un calzino, un fucile sovrapposto calibro 20 e altre 165 cartucce di vari calibri.
Procedure di Messa in Sicurezza
Gli artificieri antisabotaggio del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno fatto brillare sul posto il materiale esplosivo e l’ordigno artigianale, garantendo la massima sicurezza. L’intero arsenale e le sostanze stupefacenti sono stati posti sotto sequestro penale e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per ulteriori approfondimenti balistici e tecnico-scientifici. Per le armi, si procederà a verifiche per stabilirne l’eventuale provenienza da episodi delittuosi o furti.
Presidio Continuo e Prossimità alla Comunità
I Carabinieri si impegnano quotidianamente a essere un punto di riferimento per i cittadini. Offrono assistenza e supporto anche nelle situazioni di emergenza. La Stazione dei Carabinieri di Montebello Jonico, ad esempio, è attiva nel mantenere una presenza costante e rassicurante. Ascoltano le preoccupazioni dei cittadini e collaborano con le istituzioni locali per costruire un ambiente sicuro e sereno.
Lotta alla Criminalità Organizzata
La presenza e il lavoro dei Carabinieri sono fondamentali nei contesti difficili come quelli del territorio reggino, dove la criminalità organizzata è radicata. Operazioni come questa rappresentano un messaggio forte di legalità e speranza per la comunità. L’Arma si impegna affinché la legge prevalga sempre e chi viola le norme sia fermato e messo di fronte alle proprie responsabilità.
Indagini Preliminari
Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari. Per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva. Le autorità continueranno a lavorare per garantire che la giustizia faccia il suo corso.
Conclusione
L’operazione dei Carabinieri di Melito Porto Salvo è un esempio di efficacia nel contrasto alla criminalità organizzata. La scoperta di un arsenale e di una quantità significativa di droga dimostra l’impegno dell’Arma nel garantire la sicurezza pubblica. La collaborazione tra diverse unità operative ha permesso di raggiungere un importante obiettivo, ribadendo l’importanza di un presidio continuo e di un rapporto di fiducia con la comunità.