15 Novembre 2024 19:47
Bergamo. Truffa aggravata ai danni dello Stato e agricoltori: misure cautelari a Bergamo
Indagine della Guardia di Finanza a Bergamo
Questa mattina, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno eseguito un’ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Bergamo.
L’ordinanza, richiesta dal Pubblico Ministero della Procura orobica, dispone misure cautelari personali e reali per truffa aggravata ai danni dello Stato e di agricoltori bergamaschi. La truffa è stata facilitata dalla corruzione di un membro della Direzione Provinciale dell’INPS, responsabile delle pensioni dei lavoratori autonomi agricoli.
La denuncia e l’indagine a Bergamo
L’indagine è iniziata a seguito di una denuncia presentata nel novembre 2022 dalla Direzione Provinciale dell’INPS di Bergamo. I controlli interni dell’ente previdenziale hanno rivelato una truffa di ingenti proporzioni, portata avanti da tre individui. Due di questi individuavano lavoratori bergamaschi interessati ad anticipare la pensione o ad aumentarne l’importo, promettendo che il versamento di contributi volontari avrebbe garantito tali benefici. In realtà, il denaro veniva incassato dagli indagati, che grazie alla complicità del pubblico ufficiale, inserivano false contribuzioni nei sistemi informatici dell’INPS.
I dettagli della truffa a Bergamo
Il meccanismo della truffa era tanto semplice quanto efficace. Gli indagati, approfittando della loro posizione, inserivano nei sistemi informatici dell’ente previdenziale fittizie contribuzioni. In questo modo, sono stati erogati benefici pensionistici non dovuti, causando un danno alle casse dell’INPS di oltre 11 milioni di euro. Con il pensionamento del funzionario corrotto, il sistema di frode ha dovuto adattarsi. Non potendo più inserire contributi fittizi, i truffatori hanno rivolto le loro attenzioni a nuovi cittadini bergamaschi, promettendo miglioramenti nei trattamenti pensionistici in cambio di denaro.
Impatto sulla comunità locale
In totale, 130 cittadini bergamaschi hanno scoperto di essere stati truffati, credendo di versare contributi volontari perfettamente legali. Le somme di denaro raccolte, circa 200 mila euro, non hanno portato ai benefici promessi. Le indagini hanno portato all’arresto domiciliare di uno degli indagati e al sequestro preventivo dei 200 mila euro. Inoltre, l’INPS ha avviato la procedura di revoca dei trattamenti pensionistici oggetto di indagine, per procedere con le azioni di recupero delle somme indebitamente erogate.
Collaborazione con l’Autorità Giudiziaria
L’operazione della Guardia di Finanza è stata condotta in stretta collaborazione con l’Autorità Giudiziaria di Bergamo. Questa azione testimonia l’impegno quotidiano della Guardia di Finanza nel garantire la sicurezza economico-finanziaria del territorio bergamasco. L’obiettivo è tutelare concretamente le risorse pubbliche e recuperare i patrimoni illecitamente accumulati, restituendoli alla collettività.
La fase delle indagini preliminari
È importante sottolineare che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari. Le responsabilità degli indagati saranno definitivamente accertate solo se interviene una sentenza irrevocabile di condanna. Tuttavia, l’Autorità Giudiziaria ha autorizzato la diffusione della notizia, considerando l’interesse pubblico alla conoscenza dei fatti e dell’attività investigativa svolta dalla Polizia Giudiziaria.
Il ruolo della Direzione Provinciale dell’INPS
La denuncia iniziale è stata presentata dalla Direzione Provinciale dell’INPS di Bergamo, dimostrando l’efficacia dei controlli interni dell’ente previdenziale. La collaborazione tra l’INPS e la Guardia di Finanza è stata cruciale per smascherare la truffa e avviare le procedure di recupero delle somme indebitamente percepite.
Misure di prevenzione
Per prevenire simili frodi in futuro, è fondamentale rafforzare i controlli interni e garantire una maggiore trasparenza nei processi di gestione delle pensioni. L’INPS sta già adottando misure per migliorare i sistemi di verifica e controllo, al fine di evitare che episodi di corruzione possano ripetersi.
Conclusioni
La truffa aggravata ai danni dello Stato e degli agricoltori bergamaschi rappresenta un grave episodio di corruzione e frode. Grazie all’intervento della Guardia di Finanza e alla collaborazione con l’INPS e l’Autorità Giudiziaria, è stato possibile smascherare il sistema fraudolento e avviare le procedure per il recupero delle somme indebitamente erogate. Questo caso evidenzia l’importanza della trasparenza e dei controlli interni per garantire la sicurezza economico-finanziaria e la tutela delle risorse pubbliche.
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