20 Novembre 2024 01:09
Un progetto per sensibilizzare contro il pregiudizio sull’obesità
Napoli, 18 novembre 2024 – È stata un grande successo la presentazione della mostra fotografica itinerante “Corpi Scomodi”, che si è tenuta sabato 16 novembre presso Villa Angela a Napoli.
L’iniziativa, un progetto speciale che nasce dalla collaborazione tra il rinomato chirurgo plastico Ivan La Rusca e l’Associazione Amici Obesi Onlus, ha attirato un folto pubblico di esperti, cittadini e pazienti.
La mostra, che si propone di rompere il silenzio sull’obesità, affronta il tema con un approccio autentico e coraggioso, utilizzando l’immagine fotografica per sensibilizzare sul delicato tema delle persone affette da questa malattia.
I “corpi scomodi”, immortalati attraverso le fotografie, non sono solo corpi da guardare, ma raccontano storie di fatica, riscatto e speranza, invitando il pubblico a riflettere sui pregiudizi e sugli stereotipi che circondano l’obesità.
Ivan La Rusca, chirurgo plastico esperto in chirurgia ricostruttiva post-bariatrica di fama internazionale, ha aperto la mostra con un intervento appassionato in cui ha sottolineato l’importanza di affrontare con coraggio le sfide legate all’obesità e di contrastare la discriminazione sociale che spesso accompagna questa condizione.
“Questa mostra è un atto di coraggio e un invito alla riflessione. Ogni corpo racconta una storia unica, e l’obiettivo è quello di mostrare che la bellezza non è solo una questione estetica, ma anche un percorso di salute e benessere che va oltre i canoni tradizionali”, ha dichiarato La Rusca.
A seguire, Iris Zani, presidentessa dell’Associazione Amici Obesi Onlus, ha ribadito l’importanza di sensibilizzare la società sull’obesità, una malattia che ancora troppo spesso viene ignorata o trattata con superficialità.
“Con questa iniziativa vogliamo dare voce a chi troppo spesso viene messo ai margini. Il nostro impegno è quello di offrire sostegno, informazione e possibilità di cambiamento a chi vive questa condizione”, ha detto Zani.
La cerimonia è proseguita con l’intervento della Professoressa Simona Damiano, docente di fisiologia all’Università Federico II di Napoli, che ha analizzato l’aspetto scientifico e medico dell’obesità, sottolineando l’importanza di un approccio integrato tra medicina, psicologia e supporto sociale per il trattamento di questa malattia.
Particolarmente emozionante è stato l’intervento in chiusura di alcune pazienti testimonial del progetto, che hanno raccontato la loro esperienza di rinascita, grazie al supporto medico e psicologico ricevuto dal Dott. La Rusca e il suo team.
Le due donne hanno affrontato con forza e coraggio il difficile percorso di cambiamento con la chirurgia ricostruttiva post bariatrica, che in Campania è sovvenzionata dal sistema sanitario nazionale, quasi un unicum in Italia.
La mostra “Corpi Scomodi” proseguirà il suo tour in altre città italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare un pubblico sempre più vasto e di promuovere un cambiamento culturale che aiuti a superare le barriere del pregiudizio e della discriminazione.
L’iniziativa però non finisce qui, anzi, per il Dott. La Rusca questo è solo un piccolo tassello di un progetto più ampio, che da anni porta avanti nella sua Napoli.
La Mostra “Corpi Scomodi”
Corpi Scomodi si propone di dare visibilità alle storie di cambiamento fisico ed emotivo, offrendo uno spazio di riflessione su un tema che spesso viene trattato con superficialità o tabù. Con un approccio empatico e inclusivo, il Dott. Ivan La Rusca invita il pubblico a riflettere sulla relazione tra corpo, identità e salute.
“I corpi che mostriamo nella nostra mostra non sono ‘scomodi’ per chi li osserva, ma per chi li vive”, afferma il Dott. La Rusca. “Sono corpi che raccontano storie di coraggio, sacrificio ed evoluzione.
Sono corpi sbagliati alla ricerca di una rinascita.”
Corpi Scomodi racconta, attraverso l’obiettivo della fotografa, le storie di donne che vivono con l’obesità, una condizione che spesso si nasconde dietro il velo dell’invisibilità e dello stigma sociale.
Le protagoniste della mostra si mostrano al mondo senza filtri, senza vergogna, in tutta la loro autenticità. Corpi segnati dalla malattia, ma anche corpi che raccontano la forza di chi lotta per rinascere, per riconquistare la propria vita e dignità.
L’obesità, purtroppo, continua a essere una malattia oggetto di pregiudizi e giudizi superficiali.
Corpi Scomodi ha l’obiettivo di abbattere questo tabù, dando visibilità a chi è spesso costretto a nascondersi, sottolineando che l’obesità è una patologia curabile.
La mostra non solo racconta la sofferenza legata a questa condizione, ma celebra anche il desiderio di cambiamento, la speranza di un futuro diverso, reso possibile anche grazie agli interventi di chirurgia bariatrica e ricostruttiva.